Pensioni Mastella apre al sindacato

12. D'Antoni: torniamo allo spirito degli accordi di luglio. Primi emendamenti del Ccd Pensioni, Mastella apre al sindacato Partiamo dalla contingenza». Bossi: la legge cambierà « ROMA. Archivialo lo sciopero generale, lo scontro sulla Finanziaria torna alla Camera. E il problema numero uno restano i tagli alla previdenza. Stamane Cgil, Cisl e Uil tornano a riunirsi per definire le azioni di lotta decise sabato, ma dal governo arrivano segnali di distensione, «lo - ha detto ieri il ministro del Lavoro, Clemente Mastella - ho grande rispetto per il dialogo e mi auguro che da qui al 19 novembre si utilizzino tutte le occasioni per coniugare il rigore nei conti e le esigenze di tanti pensionati». E per sciogliere il gelo avanza anche una proposta: utilizzare tra un anno i proventi della lotta all'evasione fiscale per aiutare i ceti deboli. Da Chianciano Terme il leader della Cisl, Sergio d'Antoni, non chiude le porte: «Torniamo al circolo virtuoso innescato e prodotto dagli accordi del luglio '93 - dice- perchè alla politica di concertazione non c'è alternativa». Di pensioni se ne ripasrlerà domani in Commissione. Sul tavolo c'è il nodo del blocco delle anzianità, che sta spaccando il governo, e che sarà probabilmente risota con un compromesso tra An e Mastella. Ma c'è la grossa questione dei tagli. Ieri Mastella sè detto favorevole a stabilire subito che «il punto di contingenza per i pensionati, che è stalo rinviato al '96, venga pagato secondo l'inflazione reale e non secondo l'inflazione programmata». 1 conti si faranno poi. In precedenza il Centro cristiano democratico, aveva illustrato quattro emendamenti, che saranno presentati in Parlamento, nei quali Mastella ha detto di riconoscersi. Il primo propone di destinare i mille miliardi del «fiscal drag» che dovrebbero essere restituiti ai lavoratori nel corso del '95 ud aumentare gli assegni familiari. Il secondo riguarda invece la penalizzazione del 3% all'anno per chi va in pensione pri¬ ma dell'età pensionabile. Il ccd avanza una alternativa: il lavoratore può ottenere la pensione piena al compimento dell'età pensionabile a condizione di percepire nel periodo di tempo intermedio un assegno fortemente ridotto secondo una tabella di coefficienti allegata anch'essa alla proposta. Anche Umberto Bossi ha promesso che la Lega Nord presenterà emendamenti («che passeranno») per dimezzare la penalizzazione delle pensioni prevista dalla manovra economica. A Casinalbo, dove era c'era il congresso della Lo;ga Nord Emilia, il leader del Carroccio ha detto ai giornalisti di essere favorevole «alla possibilità di andare in pensione già dopo 35 anni di versamenti». «Avevamo pattuito anche in consiglio dei ministri - spiega - che il punto di riferimento doveva essere duplice: la legge Amato o i 40 anni di versamenti». E aggiunge: «Non ho capito questa storia dell' obbligo di andare in pensione di colpo ai 65 anni. Ha un effetto ritardato, è roba che riguarda il 2000, e invece il bilancio bisogna sistemarlo subito». Bossi ha aggiunto che le proposte della Lega erano già state concordate nella maggioranza e nel consiglio dei ministri e che poi Berlusconi «è uscito in televisione con la storia dei 65 anni. Berlusconi fa sempre così. Non so perchè è cambiato tutto, è la stessa storia del decreto Biondi». Bossi ha parlato anche dello sciopero generale, che è stato «voluto dai sindacati per nascondere la loro responsabilità nel dissesto della previdenza». Durissimo il giudizio di Marco Palmella: lo sciopero generale è stato il «trionfo della menzogna e dell'inganno». Per Palmella «non ci sarà rivoluzione democratica fin quando non saranno stati mandati a casa (o in galera) sindacalisti, giornalisti, magistrati di regime». [r. e, s.] IL PRESSING DEL SINDACATO UNA PER UNA LE INIZIATIVE DECISE DA CGIL, CISL E UIL SCIOPERI DI OTTO ORE, prima del 19, da attuare secondo tempi e modalità che saranno decisi stamane. UN'ORA DI «SCIOPERO ALLA ROVESCIA», il 27 ottobre per finanziare le iniziative di lotta. CAMPAGNA DI INFORMAZIONE, per chiarire le motivazioni della protesta e illustrare le proposte alternative del sindacato. MANIFESTAZIONE NAZIONALE, a Roma il 19 novembre con un milione di persone. RIUNIONE DEGLI ESECUTIVI, il 21 novembre per fissare eventuali nuove azioni di lotta.

Persone citate: Berlusconi, Clemente Mastella, D'antoni, Mastella, Sergio D'antoni, Umberto Bossi

Luoghi citati: Casinalbo, Chianciano Terme, Emilia, Roma