«Basta persecuzioni fiscali» E la nautica applaude Fiori

«Basta persecuzioni fiscali» E la nautica applaude Fiori Genova: pronte 2 leggi, euforia al Salone «Basta persecuzioni fiscali» E la nautica applaude Fiori // ministro: una risorsa da sviluppare Obiettivo: una barca ogni 20 abitanti GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Evviva, i diportisti italiani possono guardare al futuro con meno rassegnazione: è finita l'era delle persecuzioni fiscali, dei festival di normative inapplicabili, delle fughe verso i porti francesi e jugoslavi. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e della navigazione Publio Fiori: siamo a una svolta, abbiamo scoperto che l'Italia è immersa nel mare, che il mare è una risorsa da sviluppare: basta con gli accanimenti fiscali verso chi ha eletto la sua barchetta a compagna di amene vacanze, via la burocrazia e via libera alla collaborazione con gli operatori per fare leggi più chiare. «Se non si fa così - ribadisce Fiori - restiamo al traino dell'Europa». Il governo sembra sensibile ai problemi dei diportisti. Si è varata la legge sulla disciplina del diporto che aspettava da anni di uscire dal cassetto. E' stata pure aggiornata e migliorata. Presto sarà esaminata in Parlamento la legge sui porti. Gli operatori del settore hanno fiducia in Fiori. «La merita se non altro per aver sbloccato una situazione paralizzata da anni con la legge votata all'unanimità al Parlamento - dice Fabrizio Brancaccio, della Fiart di Baia-Napoli -. Lo sviluppo è possibile. Basta creare le strutture giuste: porti al Sud, più servizi turistici, più serietà da parte dei cantieri». Ma c'è di più: una barca ogni venti abitanti, come in Francia. E' l'obiettivo raggiungibile nei prossimi cinque anni grazie alla revisione dell'intera fiscalità sulla nautica da diporto, secondo le previsioni del sottosegretario alle Finanze Filippo Berselli. La percentuale in Italia adesso è di una barca ogni 96 abitanti. Il Salone, però, riserba anche qualche brutta sorpresa: per esempio è sparita la vela italiana. I pochi cantieri che l'anno scorso si erano già presentati agonizzanti non ci sono più. La vetrina è riservata dunque ai francesi (Benetteau, Jeanneau), ai danesi della X Yachts, ai tedeschi Bavaria e Dehler. Perché sono spariti gli italiani? «Hanno sbagliato politica - dice Pietro Palloni, importatore della Dehler -. Cercavano di trasferire un buon artigianato in una cattiva industria. Possono sopravvivere quelli che hanno un altissimo livello artigianale e producono poche barche all'anno o quelli come noi che in Europa siamo tra i pochi ad avere un alto livello di industrializzazione». Va bene il settore dei gommoni. «Dopo tre anni di crisi, l'estate per noi è stata generosa - sottolinea Giuseppe Carlini, della Novamarine (10 miliardi di fatturato di cui il 30 per cento all'estero) - e il futuro appare ancora più promettente». Ottimismo anche fra alcune delle aziende top della nautica di lusso come la Azimut, che si presenta con alcuni esemplari della sua smagliante flotta sparsa in tutto il mondo. Fra i cantieri che producono barche a motore di dimensioni più modeste, il Salone offre un'immensa varietà di proposte. La Rio potenzia le proposte di dayeruiser (da 6 metri e mezzo a 7 metri e mezzo), incrementa l'esportazione e l'assistenza al Sud e sperimenta un combustibile biologico, il bìodie- , se\, derivavo datìa produzione \ agricola oleoginosa. Alcuni prezzi senza Iva indicativi. Fra le barche a motore il 5 m della Fiart, senza motore, costa 12 milioni; il 14 m 525 milioni. Della Gari, il dayeruiser action 25 di 7.30 m, per 8 persone, 62 milioni; il Sessa di 5 m e 90, motore di 150 Hp, per 6 persone, 25 milioni. Fra i gommoni la Novamarine offre un esemplare per 4 persone di 4.30 m con motore senza patente a ca rena rigida per 15 milioni. Nel settore velico spicca fra le ammiraglie il Maxi 78 (27 m), il più piccolo yacht prodotto dal cantiere Cim di La Rochelle. Disegnato da Farr, è dotato di attrezzature sofisticate che permettono di manovrarlo senza tanta fatica: costa 15 milioni di franchi francesi. E fra i più piccoli? Un 7.40 di Farr, del cantiere Cbz di Fiesco, costa 26 milioni e mezzo; un 7.50 di Frers (Cantieri Navali d'Este) 35 milioni; un 6.30 della Dehler 24 milioni 850 mila. Fra le curiosità la Ip offre emozioni su una vela in tempesta, una canoa nelle rapide, un potente offshore riprodotte da un simulatore. Si può provare a fare il sub o vedere la barca a pedali con cabina subacquea. Fino a domenica. Irene Cablati Imbarcazioni esposte al Salone della nautica di Genova che rimarrà aperto fino a domenica prossima, 23 ottobre. All'inaugurazione il ministro Fiori ha promesso di rilanciare il settore riducendo tasse e burocrazia