Dolce Vita firmata Valentino di A. Am.

Dolce Vita firmata Valentino Dolce Vita firmata Valentino Claudia Schiffer testimonial della linea ispirata ai vitelloni PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Ciak, a Roma si gira la «Dolce Vita Anni Novanta» firmata Valentino. Il sarto s'ispira al periodo d'oro dei vitelloni per realizzare la campagna fotografica che pubblicizzerà - la prossima primavera - la sua collezione in calendario oggi. All'appello in pedana non mancherà neppure una top. Ventidue bellezze per una linea che si preannuncia un osanna alla bellezza. Ma toccherà a Claudia Schiffer essere la testimonial-diva del sarto, immortalata da Elgort venerdì e sabato prossimi nella capitale. «In un primo momento abbiamo pensato a Sharon Stone», dice Valentino che per l'attrice ha realizzato tutti i nuovi costumi da pupa del gangster, protagonista nel film di Scorsese «Casino». Ma poi, ha vinto il fascino di Claudietta, più adatta a muoversi fra limousines e brillanti. Piazza di Spagna, via Veneto, la Fontana di Trevi. Voilà gli sfondi ideali su cui poserà la top più amata dagli italiani. Il suo Mastroianni sarà un ragazzo brasiliano, Sergio Mello. In questi giorni la maison capitolina sta ingaggiando finti paparazzi e gorilla. Anche loro, ovviamente, devono essere bellissimi. E già sono arrivate le richieste di molti indossatori che sarebbero disposti a lavorare gratis pur di avvicinare Claudia. Ieri, all'hotel Ritz, la Schiffer provava make up e abiti di so¬ gno. «Che idea splendida ambientare la campagna a Roma, una città piena di glamour. Anche David l'adora, verrà sicuramente a trovarmi», cinguetta lei che, l'altra sera, alla festa di beneficenza di Cartier per l'Aids, parlava fitto fitto con l'attore Cristhope Lambert. Canale Cinque riprenderà, come un film, tutti i retroscena dell'operazione valentiniana. «Inquadreremo anche il Café de Paris, quanti bei ricordi. Lì ho persino conosciuto il mio socio Giancarlo Giammetti», racconta Valentino, a cui va l'approvazione di Rutelli. Insieme con il sindaco romano bolle in pentola un'iniziativa importantissima, ma il couturier non vuole ancora rivelarla: «E' un piacere avere finalmente degli interlocutori che non si vergognano di parlare con quelli della moda». E mentre al Ritz fervono gli ultimi ritocchi vanno in scena le collezioni di Hermes e Kenzo. La prima è un omaggio alla silhouette, appena coperta da adorabili calzoncini in pelle e gonne lunghe, punteggiate da motivi primitivi e animali. La seconda invece, sottolinea la freschezza dei lini e degli schiffon fiorati e sovrapposti, per alleggerire la figura con aeree sottovesti di tulle dal sapore liberty. Il made in Italy, comunque, si difende bene. E' come il prezzemolo, si insinua dappertutto ingelosendo i francesi. A gennaio sarà Trussardi a promuovere la prima parigina del film di Altman «Prètà-porter», [a. am.]

Luoghi citati: Parigi, Roma, Trevi