Moratti: 2400 esuberi ma nessun licenziamento

Presentato il piano triennale di ristrutturazione: chi «lascia» riceverà 24 mensilità, stanziati 170 miliardi Presentato il piano triennale di ristrutturazione: chi «lascia» riceverà 24 mensilità, stanziati 170 miliardi Rai/ ponti d'oro a chi se ne va Moratti: 2400 esuberi ma nessun licenziamento ROMA DALLA REDAZIONE Ponti d'oro per chi se ne va. Dunque, niente licenziamenti, né prepensionamenti o cassa integrazione. No, per risanare l'azienda il consiglio d'amministrazione Rai ha scelto un'altra strada, come hanno spiegato la presidente Letizia Moratti, il direttore generale Gianni Billia e i consiglieri Cardini, Miccio, Marchini, nel corso di una conferenza stampa, ieri pomeriggio. Il piano triennale di ristrutturazione si basa sul blocco del turn-over e soprattutto sull'esodo incentivato. E per favorire la «fuoriuscita» sono stati previsti 170 miliardi. Chi «lascia» riceverà 24 mensilità. «Che possono diventare quaranta nel caso dei più giovani», ha chiarito Billia. In questo modo il consiglio di amministrazione mira ad ottenere, entro il 1996, una riduzione d'organico di 2400 unità. E i giornalisti che dovrebbero andare via con questi incentivi sono duecentocinquanta. Ma sarà veramente possibile centrare questo obiettivo senza ricorrere a licenziamenti e prepensionamenti? Secondo Billia questa via è perfettamente praticabile: «Basti pensare - ha spiegato - che già a fine '94 ci saranno mille persone in meno, frutto di esodi volontari». Con queste «buonuscite», con la vendita del palazzo di viale Mazzini e limitando al massimo gli appalti esterni, il consiglio d'ammi- lustrazione Rai ritiene di poter far uscire dalla crisi l'ente radiotelevisivo pubblico, «valorizzando il prodotto e investendo sulle tecnologie», come ha detto la Moratti. L'incontro con i giornalisti è stato convocato anche con lo scopo di ridimensionare le polemiche che hanno investito il consiglio d'amministrazione e il suo piano triennale. Ma è probabile che la conferenza stampa di ieri provochi una nuova «querelle». Infatti, parlando con i cronisti Letizia Moratti ha accusato il Parlamento di non lasciar lavorare in pace i dirigenti Rai: (Audizioni della commissione Cultura, audizioni alla commissione Lavori pubblici, audizioni alla commissione Esteri: abbiamo decine di impegni di questo genere - si è lamentata la presidente - lavoriamo molto fuori dell'azienda e troppo poco all'interno. Nel rispetto assoluto degli impegni istituzionali, devo dire che proprio questi impegni ci fanno lavorare meno per l'azienda». La Moratti, nel corso della conferenza stampa, ha anche respinto alcune delle accuse che in questi giorni sono state rivolte a viale Mazzini. Per esempio, quelle dell'arcivescovo di Bologna, cardinale Biffi, che aveva attaccato duramente la Rai, rea, a suo dire, di aver acquisito accenti anticristiani: «Noi - ha chiarito la presidente - non possiamo che confermare la nostra attenzione verso il mondo cattolico». E la Moratti, rivolta ai suoi detrattori, ha tenuto a precisare che il consiglio d'amministrazione non sta lavorando per il re di Prussia: «Al contrario di quello dei professori, questo piano prevede non solo il risanamento dell'azienda, ma anche il suo rilancio». La presidente, infine, ha annunciato che «le nomine verranno presto completate». Il piano triennale presentato ieri ufficialmente alla stampa - pur non prevedendo né prepensiona¬ menti né licenziamenti - continua però a non piacere all'Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), che ha confermato lo sciopero di domani indetto insieme a Cgil, Cisl, Uil e Snater. Molto critico, nei confronti di questa iniziativa, il direttore generale: «Si tratta - ha detto Billia - di una risposta non positiva perché quello che abbiamo presentato è un piano di sviluppo». Nella serata di ieri, comunque, si è aperto uno spiraglio: Letizia Moratti e Gianni Billia si sono detti disposti a sollecitare un intervento del ministro delle Poste, Giuseppe Tatarella, affinché convochi i sindacati. Gianni Billia direttore generale della Rai A destra: la presidente Letizia Moratti

Luoghi citati: Bologna, Prussia, Roma