An-Lega primo scontro d'autunno di Maurizio Tropeano

Brescia: il Polo delle libertà si spacca, Forza Italia appoggerà il ministro Brescia: il Polo delle libertà si spacca, Forza Italia appoggerà il ministro An-Leqa, primo scontro d'autunno La Beccalossi, carta a sorpresa di Fini «Martinazzoli perderà, è il vecchio» BRESCIA. Si chiama Viviana Beccalossi, ha 23 anni, studia Economia e Commercio ed è consigliere comunale del msi a Brescia, unico passaggio tv al «Maurizio Costanzo show» dove ha cercato di tenere testa a Fausto Bertinotti in un dibattito sulle case chiuse. E' lei la «carta a sorpresa» che Gianfranco Fini e il suo proconsole lombardo Ignazio La Russa giocano nella partita a scacchi per il sindaco della Leonessa. E così proprio nel giorno in cui il ministro Gnutti ha ufficializzato la sua candidatura ufficiale per Lega e Forza Italia, viene ufficializzata anche la spaccatura del Polo delle Libertà: niente liste civiche, Alleanza nazionale correrà con simbolo e candidato proprio: «Stiamo preparando una grande campagna d'autunno contro la Lega», dice La Russa. E così, almeno al primo turno, ognuno correrà per sé. Al ballottaggio si vedrà. «Per ora - spiega ancora La Russa - non esiste nessun accordo: noi siamo pronti ad appoggiare Gnutti al secondo turno ma vogliamo un impegno della Lega a votare per la nostra candidata nel caso superasse il primo turno». Un impegno che per ora non c'è, ma La Russa non se ne preoccupa: «L'importante è che è stato ricacciato nell'angolo il disegno di Buttiglione di allearsi con Forza Italia. Il Polo si presenta unito nell'80 per cento dei Comuni dove si vota a novembre o meglio noi, Forza Italia e Ccd. Solo la Lega si è autoesclusa». Insomma le trattative nel Polo sono aperte ma su tutti c'è l'ombra di Mino Martinazzoli il candidato appoggiato da pds e popolari. Una candidatura «pesante» e che fa paura al Polo. An ha scelto di giocare la carta dell'età: «Noi contrapponiamo all'immagine del ripescato Martinazzoli la sua giovinezza», spiega La Russa e lei infatti parte all'arma bianca: «Martinazzoli? E' una candidatura che si commenta da sola. E' stato segretario nazionale di un partito scredidato che gli italiani ricordano come il partito di Tangentopoli. E poi lui l'hanno rivisto solo adesso visto che quando era a Roma non si vedeva mai. Io non sarò mai così, sarò un ponte tra il Palazzo e la gente e mi avvarrò di una squadra fortissima». E Beccalossi non dimentica nemmeno l'alleato-nemico. Il giudizio su Vito Gnutti è durissimo: «Mi pare che sia molto attaccato alle poltrone». E fra i tre litiganti c'è anche un quarto incomodo. Quel Manara presentato da Rifondazione Comunista e una lista civica che sicuramente darà fastidio all'alleanza progressisti-popolari che appoggia Martinazzoli. Maurizio Tropeano Il ministro dell'Industria Vito Gnutti

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