Le conversioni di Titìd di Domenico Quirico

Le conversioni di Titìd Le conversioni di Titìd Da prete rosso a uomo dell'America il profeta dei poveri ESSUNO ci credeva, ma un miracolo il prete-presidente lo ha compiuto davvero: lui comunista e scomunicato, dopo aver inveito per anni contro le vergogne dell'imperialismo americano, e aver buttato giù Dio dalle nuvole per metterci la lotta di classe, si è fatto riportare a Palazzo proprio dai marines. E mentre Cedras, il volenteroso Gorilla sveltamente rinnegato da Washington, consuma inutili giorni in un alberghetto di Panama, si gode i sorrisi del segretario di Stato Christopher che si è scomodato per consegnarli la sciupata ex perla del Caribe. Comunque vada a finire, un posto nella storia «Titìd» se lo è già ritagliato. Perché questo ex salesiano che preferisce la rivoluzione alla messa, è il primo beneficiato dell'imperialismo della carità, senescente e paradossale versione del dominio americano sul mondo. C'è da scommettere che nei riti woodoo dove si celebrerà il suo ritorno, gli attribuiranno la magia di aver confuso le anime degli yanqui, trasformadoli in docili servitori del profeta dei poveri. Ad Haiti, dove neppure i morti' possono stare tranquilli fin dai tempi di Toussaint e di Dessaline, coriacei avversari di Napoleone, il potere deve necessariamento coniugarsi con il sopran¬ naturale, sacro o demoniaco che sia. Papa Doc quotidianamente commerciava, nell'immaginario popolare, con i cadaveri dei trapassati. Anche Aristide, orfano di piccoli proprietari terrieri, allevato dai salesiani che sono stati la sua vera famiglia, parroco della chiesa di san Giovanni Bosco a Port-au-Prince, è sceso all'inferno. Quello devastato dalla carestia di speranze della bidonvile di Saline, dove si consuma lo sterminio degli esclusi. In questa incubatrice di odio brulicante di attese apocalittiche, Aristide ha affilato la sua teologia fino a scoprire il silenzio di Dio. Il giovane salesiano ha gettato alle ortiche il perdono evangelico perché non si accordava con le dure leggi della lotta di classe e la sua teologia della liberazione, semplificatoria e violenta, dove buoni e cattivi, dannati ed eletti sono divisi con la elementare evidenza delle leggende woodoo lo ha trasformato nel profetta dei poveri. Aristide, in fondo, è un protagonista datato, un remake degli anni di Camillo Torres e dei suoi avvizziti fuochi guerriglieri. Ma è anche figlio di un'isola dove la lotta politica ha ancora le primitive, sanguinarie cadenze dell'epoca degli schiavi e dei padroni bianchi. Sfuggito a un paio di agguati dei tonton, cacciato nell'88 dai salesiani (la folla tentò di impedi¬ re che fosse allontanato dalla sua parrocchia), è diventato presidente predicando la lotta del bene contro il male, che aveva esplicitamente le sembianze dei ricchi e dei loro complici di Washington. Ma è a questo punto che non tornano i conti di questo Khomeini che si è sbarazzato della fede: si è circondato di collaboratori corrotti e incapaci, ha spaventato la borghesia e l'esercito con promesse di vendetta, ha scambiato la carità evangelica con l'economia. E si è fatto anche costruire una villa con piscina. Tre giorni prima di essere abbattuto dall'inevitabile golpe inneggiò pubblicamente alle virtù salvifiche del «pére lebrun», versione locale del pneumatico intriso di benzina, scorciatoia per chiudere con il passato e inventare un paradiso senza padroni. Adesso, alcuni anni di esilio a Washington sembrano aver migliorato non soltanto lo stile dei suoi vestiti. Ha gettato tonnellate di acqua sulla sua teologia del machete, promettendo agli americani di declinare le apostoliche virtù della riconciliazione e non della vendetta. Washington, che per anni lo ha considerato un pericoloso Rasputin comunista, si è rassegnata, accettando il male minore per uscire rapidamente da una impresa che rischiava di causare solo fastidi. Ma ad Haiti, con, gioia o con terrore, tuttrsanno che Titìd ama il motto del fondatore del Kgb: noi non cerchiamo giustizia, ma la resa dei conti. Domenico Quirico

Persone citate: Camillo Torres, Cedras, Khomeini, Port, Toussaint

Luoghi citati: Haiti, Panama, Washington