Un extraterrestre nel cratere della cometa

 Un extraterrestre nel cratere della cometa Un extraterrestre nel cratere della cometa / campioni di roccia di Sudbury, in Canada, contengono quantità di C 60 mai viste finora ospitare una varietà di atomi. Per ottenere il fullerene in laboratorio bisogna vaporizzare il carbonio con il laser e quindi sono necessarie temperature maggiori di 14.000°C e speciali condizioni di raffreddamento. Date le sue eccezionali proprietà catalitiche, oltre che per interessi astrofisici e per modelli di chimica prebiotica, il fullerene può avere interessi pratici molto vasti, specie in campo industriale. Quest'anno il fullerene nelle due forme C 60 e C 70 è stato scoperto per la prima volta in crateri causati dall'impatto di micrometeoriti carbonacee sulla piattaforma orbitante americana Ldef (Long Duration Exposure Facility) che è stata nello spazio per sei anni prima di essere riportata a terra. Ciò dimostra che il fullerene può sopravvivere a velocità di impatto dell'ordine di 13 chilometri al secondo. Ma la maggiore sensazione è data dalla recente scoperta fatta NEL 1985, durante esperimenti di laboratorio eseguiti nel Texas e mirati a riprodurre i meccanismi con cui si formano molecole contenenti lunghe catene di carbonio nel mezzo interstellare e negli inviluppi circumstellari, si è ottenuto un nuovo tipo di molecole molto stabili contenenti 60 atomi di carbonio. Il C 60 si forma quando ogni atomo di carbonio viene a trovarsi su ognuno dei vertici di un poligono con 60 vertici e 32 facce, di cui 12 pentagonali e 20 esagonali e tutte le valenze sono completate da due legami singoli e uno doppio. La struttura si chiama icosaedro tronco e somiglia al classico pallone di calcio ove i pentagoni sono scuri e gli esagoni bianchi. Il C 60 è aromatico, cioè caratterizzato dalla presenza di almeno un anello di benzene, ha un diametro di 7 centomilionesimi di centimetro con una cavità interna capace di da scienziati della Nasa e dell'Università della California, che hanno potuto riscontrare la presenza di fullerene extraterrestre nel gigantesco cratere scavato a Sudbury nell'Ontario (Canada) da una cometa caduta 2 miliardi di anni fa. Questo cratere contiene il più grande quantitativo di fullerene mai trovato sulla Terra e inoltre è la prima volta che si trova del carbonio in un cratere da impatto. Gli americani hanno collezionato campioni di roccia da tre punti diversi del cratere, che ha un diametro di 164 chilometri. L'analisi, eseguita con una tecnica laser, è stata fatta presso il laboratorio nazionale di Argonne. Molto probabilmente le molecole di C 60 si sono formate durante l'impatto utilizzando altre forme di carbonio e di materiale organico contenuto nella cometa. Inoltre il calore generato durante l'impatto può aver strappato il carbonio dall'ani¬ dride carbonica contenuta in abbondanza nell'atmosfera terrestre primordiale. L'ipotesi che si trattasse di una cometa piuttosto che di un asteroide è sostenuta dal fatto che si è trovata una grande quantità di carbonio nel cratere. Notoriamente gli asteroidi che riescono ad arrivare sulla superficie terrestre sono in genere di natura ferrosa. La stima del diametro della cometa si aggira sui 15 chilometri, paragonabile a quello della Halley, e il contenuto di carbonio doveva essere del 20-30 per cento. I campioni di roccia del cratere presentano una quantità di fullerene di 1 -10 parti per milione, una dose davvero straordinaria data la rarità dell'elemento. Inoltre si è stabilito che le rocce di Sudbury non contenevano carbonio prima dell'impatto cometario. Sembra che le macromolecole di fullerene si formino in stelle di tipo «giganti rosse» o stelle al carbonio in procinto di spegnersi. Il primo fullerene naturale fu trovato nel 1992 in rocce ricche di carbonio di antica data in Russia. E' stato trovato anche in Colorado, in rocce fuse colpite da fulmini. Ma le quantità originate sulla Terra sono di gran lunga inferiori a quelle del cratere di Sudbury. Dopo il cratere di Chicxulub nello Yucatan (Messico), causato da un asteroide o una cometa che provocò l'estinzione dei dinosauri, il cratere di Sudbury è il più grande scoperto finora. Il fullerene ivi trovato può o essere stato direttamente importato dalla cometa o essersi formato durante l'impatto catastrofico che ha sprigionato centinaia di milioni di megatoni di Tnt. Per questo si è proposto all'Esa (Agenzia spaziale europea) di usare il telescopio infrarosso orbitante (Iso), che verrà lanciato nel 1995, per cercare di trovare il fullerene nelle comete brillan¬

Persone citate: Halley, Long Duration

Luoghi citati: California, Canada, Colorado, Messico, Russia, Texas