VOGLIA di PROFETI di Bruno Ventavoli

tori al cinema [ tori al cinema [ VOGLIAjPROFETI di lietta tornabuoni diffonderlo. Il lettore, seguendo gli sviluppi del thriller nella foresta pluviale, compie anch'esso il proprio personale viaggio iniziatico verso la nuova conoscenza spirituale. «Il manoscritto di Celestino non esiste - dice Redfield -. Anche se qualcuno ha profetizzato che qualcosa del genere prima o poi verrà scoperto. Prima volevo scrivere un saggio per illustrare i risultati delle meditazioni e ricerche che ho condotto per molti anni in solitudine. Poi ho deciso di raccontarle in forma di romanzo, perché in fondo la conquista della nuova spiritualità è una specie di avventura», James Redfield, 44 anni, una rigida educazione metodista, biondo e abbronzato dal sole di Alabama e Florida dove vive, due mogli, pubblicò a proprie spese il romanzo nell'89 (rifiutato da tre case editrici). Poche migliaia di copie che incominciò a vendere girando nei paesi a bordo di un pulmino. Senza la minima pubblicità, basandosi solo sul tam-tam orale dei lettori entusiasti, ne vendette oltre centomila. La Time Warner acquistò i diritti per 800 mila dollari, e il libro lievitò per 29 settimane nella lista del bestseller. Forse se ne farà anche un film. Il successo ha regalato al sereno Redfield un bel po' di soldi (investiti in un nuovo cottage) ma soprattutto la conferma che i tempi sono davvero maturi per l'avverarsi della sua profezia. «Se moltissime persone, di classi sociali e nazionalità diverse, hanno letto una verità nel mio libro, significa che si sta. davvero, affermando un modo nuovo di vivere. La visione materialistica del mondo iniziata 4 secoli fa è sempre meno soddisfacente a rispondere all'irrequietezza quotidiana. Negli superfime la ultimi 25 anni ho visto fiorire intorno a me un profondo interesse per le realtà misteriose che ci circondano, che nessuna filosofia né religione è mai riuscita a chiarire del tutto. Stiamo usando sempre più l'intuizione, stiamo sviluppando le enormi potenzialità della mente e dello spirito. Ognuno possiede un dono, un talento: se così tante persone hanno comprato il mio libro, significa che la volontà di migliorare la nostra Terra esiste». Questa voglia di bellezza a tutti i costi non è forse il bisogno di un sogno per dimenticare ..brutture e violenze molto concrete che incrociamo accendendo il televisore? «Se fosse solo un sogno, il mio libro non aiuterebbe granché - dice Redfield. - E' superficiale considerarlo come la speranza di qualcosa che si realizzi. Il nuovo approccio alla vita è già in atto. Quando il numero degli individui "illuminati" raggiungerà la massa critica, si risolveranno tutti i problemi sociali che ci affliggono, scomparirà la violenza, si vivrà pensando che dare è più bello di prendere. Molti pensatori utopici in passato, e Karl Marx tra questi, hanno intuito società diverse e migliori. Ma nessuno ha finora trovato la passione per realizzarle. Il comunismo, per esempio, si è trasformato in tragedia. Nessun governo, nessun sistema politico possono cambiare gli esseri umani. Perché l'utopia, si realizzi, occorre che gli individui decidano spontaneamente di comportarsi in modo nuovo. Le radici del paradiso terrestre affondano nei cuori, nella spiritualità, non nella forza coercitiva delle leggi. Tutto avverrà attraverso un positivo contagio psicologico tra le persone». Insieme alla bionda moglie Sally, Redfield organizza seminari di formazione spirituale; inse- / gna a vedere l'aura fumosa e colorata di energia che si diffonde intorno agli esseri viventi; spiega il valore del meditare immersi nella natura; stampa un periodico, il «Celestine Newspaper» che viene spedito in abbonamento. Si sta preparando a edificare una nuova setta? «Assolutamente no. Non ci consideriamo degli illuminati, con la newslettere vogliamo semplicemente discutere le nostre idee e stimolare ognuno all'esplorazione della propria spiritualità». Dopo il successo del libro non teme di diventare una specie di guru? «Per evitarlo seguo una politica di "basso profilo" nei mass media. Non voglio essere un simbolo per le idee del romanzo, il libro deve parlare da solo. Celestino è una parabola, non un dogma. Ognuno deve interpretarlo in base alle proprie esperienze e personalità. La verità è dentro ognuno di noi, non può essere insegnata, deve essere colta attraverso ie opportunità che la vita offre». Ma la sete inestinguibile di spiritualità può portare a sanguinosi disastri come a Waco o la scorsa settimana in Svizzera... «Sono i pericoli insiti in ogni religione che sfocia nel fanatismo. Ma il mio libro e il mio impegno sono un attacco a queste degenerazioni. Ci stiamo evolvendo verso un'epoca in cui non serviranno più né guru né leader religiosi. Chi procede sulla via delle "illuminazioni" capisce di essere il centro, impara ad attribuire magr giore potere a se stesso e non a demandare il controllo della propria mente a qualcun altro». Redfield ha cominciato a lavorare come psicoterapeuta di adolescenti emotivamente labili. Nel modello «Celestino» di comportamento c'è molta psicologia. «I traumi, le nevrosi, la paura sono ostacoli allo sviluppo del campo energetico personale. Per svilupparlo, dobbiamo imparare ad evitare i comportamenti più diffusi, originati dai condizionamenti sociali e famigliari. La violenza, l'inquisizione, l'egoismo, il vittimismo sono atteggiamenti sbagliati che rubano l'energia del prossimo e non permettono di migliorarsi». Progredendo dalla prima alla nona illuminazione «celestina» ogni lettore può prefigurarsi il mondo del nuovo millennio. Ma l'avventura divina non è finita. Redfield ha intuito che esistono altre tre illuminazioni: saranno al centro del libro che uscirà il prossimo anno. Un modello ideale da imitare nel comportamento? «Gesù Cristo. E' andato oltre la morte proprio qui sulla Terra, è stato il primo ad attraversare e espandere il mondo fisico in quello spirituale. Se ci colleghiamo anche noi con la fonte del divino possiamo percorrere la sua stessa strada. Lo scopo dell'umanità è raggiungere il Paradiso qui sulla Terra. E ci sono molti segnali che siamo finalmente sulla strada giusta». Bruno Ventavoli

Persone citate: Gesù, James Redfield, Karl Marx, Redfield

Luoghi citati: Alabama, Florida, Svizzera