Prossimamente «I gorilla di Ottieri custodi della pazzia» di Mirella Appiotti

Prossimamente Prossimamente I GORILLA DI 0TTIER1 CUSTODI DELLA PAZZIA BORSE i libri di Ottiero Ottieri «non insegnano a vivere» ma, un po', insegnano a diventare poeti. Pardon, il poeta-principe della nevrosi contemporanea, non vuol sentir parlare di poesia, benché anche Le guardie del corpo, seconda parte del suo nuovo libro intitolato La psicoterapeuta bellissima (Guanda, tra poco in libreria) si presenti come un poemetto, così come lo erano Il palazzo e il pazzo, la Storia del Psi ecc. No, dice Ottieri, «è narrativa in cadenza, ha ragione Cordella..». Va bene. Quella delle «Guardie del corpo», i gorilla custodi della pazzia, è comunque la straordinaria «trovata» di Ottieri per riprendere il racconto mai interrotto di se stesso, l'«alieno», nei suoi rapporti con il mondo. Un mondo tra malattia e eros, confini entro i quali tutto alla fine è contenuto, dramma e parodia, comicità e tenerezza, una corazza (fortissima) per difendersi, quanto è possibile, dal «tremendo, mortale/uppercut del reale». Corazza che manca alla Psicoterapeuta bellissima e agli altri protagonisti del testo eponimo, una sorta di elegante atto unico in prosa (però «una meringa troppo farcita» la smonta l'autore, e forse non solo per civetteria) nel quale i protagonisti fanno sesso, si ammalano e muoiono mentre «solo la TV prosegue il suo corso». E l'uppercut va inesorabilmente a segno. Nella macelleria di Easton Ellis «Ormai sto urlando sopra di lei, il materasso è zuppo del suo sangue... la colpisco duramente, sferrandole pugni in faccia finché sviene, quindi la porto fuori sulla piscina e alla luce che viene da sott'acqua e dalla luna... la dissanguo...»: lei ha 15, forse 16 anni. Terribile assaggio da «I segreti dell'estate» episodio cruciale tra i 13 che compongono il nuovo libro «macelleria» di Bret Easton Ellis in uscita da Bompiani con il titolo Acqua dal sole: in concorrenza con i Naturai borri killers del film di Oliver Stone, in una specie di orrida gara con la violenza che quotidianamente ci sconvolge. Come sempre un grumo di giovani esistenze impazzite, questa volta di nuovo nella California natia dell'autore: dove gli Armani, i Gucci, il Cristal, la Russian Tea Room, i miti fasulli della New York yuppie e mortale di American Psycho cedono il posto non soltanto agli occhiali Wayfarers e ai ristoranti sul Meirose, non soltanto a dosi sempre più massicce di valium e librium, coca e ero, ma a una disperazione che tenta di placarsi soltanto nell'oltraggio supremo: alle adolescenti si strappa il sesso; con le seghe a nastro si mutilano i corpi; dalle bocche dei Dirk, dei Bruce, dei Walter pendono pezzi di carne (bistecche?), le vittime agonizzano nei bagni lustri delle ville a Beverly Hills. Acqua dal sole appena presentato negli Usa da Knopf (mentre Bret sta lavorando, ormai da 4 anni, al suo nuovo romanzo ambientato tra gli attori) è se possibile più insanguinato di American Psycho ma finora non ha suscitato oltre oceano altrettanta «indignazione». Perché i vampiri di Easton Ellis sono troppo fasulli o perché ci fanno troppa paura? Ai cattolici piace Geymonat Geymonat postumo: La ragione. E' il testo di un intervento pubblico, nel '91 a Milano, del filosofo marxista, che esce a cura di Carlo Sini e Fabio Minazzi, introduzione di Giorello. E chi lo stampa? Ma una casa editrice cattolica, la Piemme che apre così una linea di saggistica «laica». «Facciamo l'opposto di Leonardo Mondadori - dicono a Casale Monferrato -, lui si è buttato a pesce sul mercato cattolico (vedi il libro del Papa con Messori), noi il mercato cattolico lo abbiamo già, è il 60% della nostra audience, vogliamo anche "gli altri" e arrivare a un buon fifty-fifty». Che cosa di meglio, per cominciare, di un cultore del materialismo dialettico? Mirella Appiotti

Luoghi citati: California, Casale Monferrato, Knopf, Milano, New York, Usa