Svizzera, anche il santone tra le vittime della setta

Svizzera, anche il santone tra le vittime della setta Identificato il cadavere, il mistero si infittisce Svizzera, anche il santone tra le vittime della setta GRANGERS-SUR-SALVAN. Da super-ricercato a vittima: Lue Jouret, belga di 47 anni, il «messia» del Tempio del sole, è molto assieme ai suoi 48 seguaci. Il corpo, carbonizzato, è stato ritrovato in una delle tre villette incendiate a Salvan, nel Vallese. Tra le persone ormai identificate dai familiari, oltre a Jouret, ci sono giovani donne con i loro figli, artisti, giornalisti, infermiere. L'identificazione di Jouret, resa sicura dal confronto con il calco dei denti, riapre per gli investigatori tutta una serie di interrogativi, che rischiano di restare | ancora a lungo senza risposta. In pratica tutti i massimi responsabili dell'ordine sono stati riconosciuti tra i corpi bruciati. Con il medico omeopatico sono morti il suo braccio destro Joseph Di Mambro, 69 anni, Camille Pilet, 68 anni, tesoriera della setta, il figlio ventiquattrenne di Di Mambro, e poi ancora prime mogli, segretarie e amanti nuove dei due capi, tanto che tutte le piste sembrano tornare sempre sul luogo del massacro. Adesso la polizia elvetica sta ricercando un altro adepto di lusso, il canadese Jean-Pierre Vinet, ingegnere di un'importante società statale del Quebec, già condannato nel '93 con Jouret per traffico d'armi, giunto in Svizzera la fine di settembre e poi scomparso. La procura di Friburgo ha intanto emesso un mandato d'arresto contro il «postino» della setta, Patrick Vuarnet, 26 anni, francese, figlio del campione di sci Jean Vuarnet, medaglia d'oro olimpica nel 1960. Il giovane ha ammesso di aver spedito, il giorno dopo la strage, il testamento di Jouret ai giornali e al ministro degli Interni francese, Charles Pasqua. Le ultime lettere di Jouret confermerebbero la volontà della setta di sfuggire con un suicidio al mondo crudele. [d. b.l

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