Colpita pulendo i vestiti

Colpita pulendo i vestiti Colpita pulendo i vestiti Il «killer» ha colpito anche la moglie di un dipendente: Gina Pregnolato che non aveva mai messo piede nell'azienda di Grugliasco, non aveva mai lavorato a contatto con il terribile «killer». Ma ogni settimana lavava gli indumenti del marito Vito Marangon, dipendente dal '68 al '70 della Sia. E' stato sufficiente quel contatto con i tessuti sporchi della polvere d'amianto per contrarre un mesotelioma. Ora gli ex dirigenti della società risponderanno di lesioni colpose anche nei suoi confronti. E' la prima volta che si verifica un caso simile: quello cioè del responsabile di una società che va sotto processo per i danni causati ad una persona che non è mai stata sua dipendente. Spiega Guariniello: «Quello di Gina Pregnolato è il classico esempio di mesotelioma famigliare, contratto dai parenti, moglie o figli di chi lavorava a contatto con l'amianto». Una donna ha lavorato nIl mesotelioma mortale contenere i danni derivanti dall'esposizione dei dipendenti alle fibre d'amianto. Commenta il dottor Guariniello: «Eppure i rischi erano noti, c'è uno studio del professor Enrico Vigliani sull'asbestosi che risale al 1940». Tra i morti c'è Teresa Leone, 47 anni, uccisa a trent'anni di distanza. Teresa, appena diciottenne, nel '62 era andata a lavorare alla Sia, per contribuire al bilancio familiare. C'era rimasta solo tre mesi, ma era venuta a contatto con l'amianto blu, il più nocivo. Nel maggio '93 il «killer» l'ha raggiunta: è morta dopo aver peregrinato in vari ospedali. La risposta dei medici era sempre la stessa: «Non c'è più niente da fare, è una condanna senza appello». La Sia è stata per decenni una risorsa importante per la Val di Susa e la cintura Ovest di Torino, occupando negli Anni Sessanta fino ad un migliaio di lavoratori. Poi era entrata in crisi ed era stata ceduta ad una mul- SAPER SPENDERE ripartite in base a un'apposita tabella nella quale, di norma, si deve tener conto dell'altezza del piano e quindi di un maggior carico di spesa di esercizio per le unità immobiliari dei piani più alti. 3°) L'impianto di ascensore, installato in epoca successiva alla costituzione del condominio, costituisce una comunione parziale separata rispetto al condominio preesistente. 4°) Il costo dell'impianto, ripartito a norma dell'art. 1124 del codice civile, comporta un gravame di maggiore spesa di impianto per i condomini dei piani più alti e questa maggiore spesa compensa, in qualche modo, l'aumento di valore delle proprietà esclusive». ★ Da Giuliana Vitelli «Tagliolini alla paesana»: «In una teglia da forno preparare un sughetto con una cipolla tagliata fine e burro e salvia; unire 300 g di funghi porcini freschi o surgelati e un po' di brodo per la cottura. Sempre a fuoco basso insaporire con 200 g di Toma di Lanzo a tocchetti; infine due bicchierini di Amaretto di Saranno. Cuocere i tagliolini, unirli al sugo e passare 10 minuti in forno caldo con una spolverata di parmigiano. CENTRO storico di Torino, edifici d'epoca con una pecca, almeno in quello dove abita Adriana G.: manca l'ascensore. Scrive la lettrice: «Dopo molte difficoltà venne deliberata l'installazione dell'ascensore con l'intesa che si sarebbero stabiliti i millesimi per l'ascensore e modificata la tabella millesimale di proprietà per i maggiori benefici conseguiti dai piani superiori. Tutto fatto e approvato. In occasione di una considerevole spesa per il rifacimento del tetto, i condomini dell'ultimo piano vorrebbero tornare ai precedenti valori millesimali e anche quelli del piano terreno chiedono una riduzione. Chi ha ragione?». E L. B. di Cuneo scrive: «In un condominio con due numeri civici è stato installato un'ascensore in una sola scala; nell'altra manca lo spazio. E' evidente la mutata valutazione qualitativa tra le due unità immobiliari. Perciò non si dovrebbe provvedere alla revisione dei valori millesimali?». L'avvocato Lorenzo Profeta dice: «In pratica, si vuole sapere se l'installazione è una di quelle innovazioni per le quali l'art. 69 delle Disposizioni di attuazione del codice civile prevede la possibilità di revisione

Persone citate: Enrico Vigliani, Gina Pregnolato, Giuliana Vitelli, Guariniello, Lorenzo Profeta, Teresa Leone, Vito Marangon

Luoghi citati: Cuneo, Grugliasco, Lanzo, Torino