Sciopero generale, Fiori va all'attacco

Cgil, Cisl e Uil incontrano Maroni e Scalfaro, mentre cresce la protesta in tutto il Paese Cgil, Cisl e Uil incontrano Maroni e Scalfaro, mentre cresce la protesta in tutto il Paese Sciopero generale, Bori va ulKuHucco Vuole precettare iferrovieri. I sindacati: una follia ROMA. Precettazione dei lavoratori dei trasporti in occasione dello sciopero generale proclamato per venerdì da Cgil-Cisl-Uil contro la manovra economica del governo: l'ha minacciata ieri il ministro dei trasporti Fiori in un comunicato che ha subito suscitato un vespaio, in prossimità degli incontri che i leader sindacali avranno oggi con il ministro dell'Interno Maroni sulla tutela dell'ordine pubblico durante le manifestazioni organizzate in oltre 60 città e domani con il il presidente della Repubblica Scalfaro sui motivi della protesta. Se non verranno garantiti i limiti minimi di servizio - avverte il ministro dei Trasporti- «ricorrerò, secondo quanto previsto dalla legge 146 del '90, all'istituto della precettazione». Ed aggiunge: «Il fatto che si tratti di uno sciopero generale non significa che non debba essere rispettata la legge. I sindacati hanno il diritto di proclamare lo sciopero, i cittadini hanno il diritto previsto dalla Costituzione di poter usufruire di alcuni livelli minimi dei servizi pubblici essenziali». La sortita di Fiori, che non trova precedenti in nessuno dei molti scioperi generali attuati per motivi non politici negli ultini 30 anni, ha mandato i sindacati su tutte le furie. «In una situazione già tanto delicata, che senso ha - afferma Pietro Larizza, segretario generale della Uil - fare un richiamo alla precettazione quando i sindacati hanno già puntualmente rispettato tutte le regole, dal preavviso di 15 giorni alle necessarie intese per assicurare, durante lo sciopero, i servizi di trasporto indispensabili? Ha solo il sapore di una COSI' LA FERMATA L'EUROPA A PIÙ' VELOCITA' LUSSEMBURGO DAL NOSTRO INVIATO Tutto rinviato, sia la questione della super-multa per il latte che l'Italia ha prodotto fuori quota, sia le «raccomandazioni» della Commissione europea ai dieci Paesi dell'Ue che presentano un deficit pubblico eccessivo. Le lettere avrebbero dovuto essere approvate ieri dai ministri Ecofin dell'Unione europea («La Stampa» è in grado di anticipare quella relativa all'Italia), ma con una mossa a sorpresa, il Parlamento francese ha preteso di esaminarle ed approvarle in anticipo, creando un precedente che potrebbe mettere a rischio le procedure di «sorveglianza multilaterale»: l'anticamera, cioè, dell'Unione economica e monetaria vera e propria. Ma andiamo per ordine. Un mese fa, nella cittadina tedesca di Lindau, i ministri Ecofin decisero, in modo informale, che le lettere di «raccomandazione» sarebbero state rese pubbliche, perché ciò avrebbe dato ai mercati il segno della determinazione politica dei Dodici ad affrontare i deficit pubblici. In un documento presentato a Lindau, la Commissione dava un giudizio piuttosto ruvido sull'azione del nostro governo, affermando che «l'aggiustamento che sarà probabilmente realizzato per il 1994 non rappresenta un miglioramento sufficientemente rapido nelle finanze pubbliche». La decisione di pubblicare le let- 1 !5s 14 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE il GLI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE SI ASTENGONO DAL LAVORO DALLE 10,00 ALLE 14,00 PERSONALE DI IMPIANTI FISSI FERMO 4 ORE A FINE TURNO inutile provocazione». Larizza alza il tiro: «Pensare che a un fatto del genere, con una dimensione di massa che interesserà la maggior parte dei cittadini italiani, si possa rispondere con un richiamo banale all'osservanza della legge, che peraltro noi stiamo già osservando, significa stare fuori dal mondo. I nostri cari ministri dovrebbero rendersi conto che alla rabbia dei lavoratori e dei cittadini non si può replicare con avvertimenti intimidatori, ma solo correggendo una manovra che è iniqua e, al tempo stesso, sbagliata». D'altra parte, la protesta è soltanto all'inizio. «Lo sciopero generale - sottolinea Raffaele Morese, numero due della Cisl - non sarà la reazione dimostrativa una tantum di cui parla Berlusconi, ma la prima di una serie di manifestazioni, anche più radicali, che continuerà fino a quando non verrà modificata la legge finanziaria». Morese insiste: «Costruiremo un dissenso sociale serio e duraturo 14 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE 14 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE 0 DI AUTOBUS E METROPOLITANE FERME PER 4 ORE DECISE UBERAMENTE PER 4 ORE A FINE TURNO FERMI ANCHE I PORTUALI DALLE 14,00 DI ALLE 14,00 DI SABATO ASSISTENTI E TECNICI DI VOLO CONTROLLORI DI VOLO DALLE 14,00 ALLE 18,00 OLI INTELLETTUALI 21 tv 14 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE 14 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE

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