Sono ottomila i malati in lista d'attesa

Sono ottomila i malati in lista d'attesa Sono ottomila i malati in lista d'attesa Sie l in piazze, scuole, uffici. Il risultato: circa 1200 iscritti all'Aido, l'Associazione donatori d'organi. La sensibilizzazione è difficile, ma, dice il professor Francesco Gorgerino, primario della Rianimazione dell'ospedale Martini di Torino, 1200 sono un buon risultato. Gorgerino fu protagonista suo malgrado di un caso di prelievo contestato (e per altro mai eseguito). Ritiene che un discorso sui trapianti si può fare soltanto sgombrando il campo dai pregiudizi sul prelievo. E' vero, è lì che si scontrano le scene di Coma profondo di Crichton e le generosità improvvise, dolci e dolorose di questi giorni. Sostiene il rianimatore: «Quella di Nicholas? E' una fiammata stupenda, che ha acceso altri fuocherelli e poi si spegnerà». Scusi, professore, forse siamo spaventati, magari prevenuti, comunque incerti: «La storia dei trapianti, il successo dei trapianti nasce dall'espianto. E voi seguite, com'è logico, le ondate emotive. Ma dietro le ondate emotive ci sono le realtà cliniche, i rapporti con i parenti del paziente». Loro, spesso, vi dipingono come predatori assatanati: «Noi siamo tenuti per legge a presentare la possibilità di prelievo. E' logico che alla prima richiesta incontriamo resistenze dure, dovute a choc, all'aggrapparsi alla speranza. Tor- Una sala operatoria e il professor Francesco Gorgerino

Persone citate: Aido, Crichton, Francesco Gorgerino, Gorgerino

Luoghi citati: Torino