Guerra dei segnali sulla morte di Deng

Guerra dei segnali sulla morte di Deng Guerra dei segnali sulla morte di Deng Quasi una intera pagina, ieri, sul ruolo di Deng Xiaoping nello sviluppo delle scienze fisiche in Cina, dedicata da Guangniing, (Chiarezza), secondo giornale per autorevolezza. Articolo illustrato da una foto di lui nell'88 con un fisico americano. Nel testo si parla di Deng ai passato. La propaganda prepara il paese ad assorbire il momento cruciale del cambio di dinastia. Dieci giorni fa 6 stato pubblicalo un album con 300 foto, dedicalo a lui e al successo delle riforme. A metà settembre è stato distribuito un set di 4 compact disc dal titolo «La voce di un gigante»: registrazioni dal vivo di suoi discorsi tra il 1975 c il 1985. Solo per altri due personaggi è stato fatto questo: Mao Zedong e Zhou Enlai. Tutti e due scomparsi. E' già cominciata la celebrazione. Si esaltano le conquiste di Deng ma si tace sul suo presente e sul suo futuro. In un titolo di prima pagina, a Hong Kong il South China Mprning Post riassume: «La società viene preparata alla morie di Deng». Vengono smentite le voci sul deterioramento delle condizioni del novantenne patriarca, che hanno causato crolli in borsa, ma la propaganda non è in grado di dare quel che metterebbe tutti a tacere tranquillizzando i mercati finanziari: una apparizione di Deng. Suo figlio, Deng Pufang, ha detto il 5 settembre che il padre fa ogni giorno una passeggiata e gioca a bridge per qualche ora. Ma uall'ottobre '92 non appare in pubblico; la sua immagine più recente è dell'inverno scorso: fragile e dimagrito, lo sguardo spento. Una foto diffusa con malizia per mostrare in quali debelli mani è la Cina? Deng Xiaoping Apertasi al mondo e all'economia privata, trasformata dalle riforme, Pechino rimane chiusa per tutte le questioni di vertice: un elemento su cui confluiscono la segretezza comunista e la millenaria tradizione di mistero della Città Proibita nel Celeste Impero. Come per cercare di capire l'Unione Sovietica c'era la cremlinologia, anche per la Cina, ben più indecifrabile, c'è la «pechinologia». Tristi scienze fondate su dotta ignoranza, che aiutano a capire gli eventi solo quando sono già avvenuti, raramente nel loro divenire. A cose fatte, quel dato, quella frase, quella foto, rilevate ma non pienamente decifrate, diventano chiare e spiegano l'accaduto. La cremlinologia si è in gran parte dissolta, ma la pechinologia, almeno per ora, rimane salda. Se è facile vedere il Guangming di ieri quale avviso di ciò che sta per accadere, come interpretare il telegiornale di ieri sera? Ha mostrato Peng Zhen, 92 anni, risalito ai primi posti dopo la rivoluzione culturale e come altri vecchi messo negli ultimi anni in ombra: un ortodosso, opposto alle riforme, da tempo ignorato, Peng riappare in sedia a rotelle a inaugurare la terza circonvallazione di Pechino. Mentre Deng si spegne i suoi avversari riprendono fiato? Però lo mostrano in carrozzella, invalido, inabile: per screditarlo? Difatti si mostra anche un altro veterano, Wan Li, in visita nelle province: in piena forma, e notoriamente vicino a Deng. Per la festa nazionale il 1 ottobre e al plenum che l'ha preceduta, Deng, assente, non è stato nominato quale persona. E' stata esaltata invece la sua «teoria di economia socialista di mercato», come se egli fisicamente non ci fosse. E i documenti del plenum parlano di «nuove condizioni, nuova era». Il ritratto di Mao sulla Città Proibita, rinnovato con uno in fibra di vetro, era fronteggiato da scritte su riforme e apertura: politica di Deng, ma senza farne il nome. Alla comunicazione cifrata dei sistemi chiusi si aggiunge il peso della storia e delle allegorie: quando nel 1980 Hua Guofeng, erede nominato da Mao, si dimise da premier, lo stesso Guangming mise in chiaro che non se ne andava spontaneamente, ma per indegnità: raccontò di un mandarino di duemila anni fa noto per aver ceduto il suo posto ad altri; in realtà, spiegava il giornale citando nuove ricerche storiche, aveva dovuto farsi da parte perché in combutta con malfattori che stavano per essere scoperti. In Cina, più che il futuro, è il passato imprevedibile. Fernando Mezzettì

Persone citate: Deng Pufang, Deng Xiaoping, Mao, Mao Zedong, Peng Zhen, Zhou Enlai

Luoghi citati: Cina, Città Proibita, Hong Kong, Pechino, Unione Sovietica