Lingotti d'oro caccia a Portofino

Blitz ordinato da Di Pietro per l'inchiesta su Craxi, ricercato un giovane. Milano, chiesti altri 21 arresti Blitz ordinato da Di Pietro per l'inchiesta su Craxi, ricercato un giovane. Milano, chiesti altri 21 arresti Lingotti d'oro, caccia a Portofino Perquisita la villa della contessa Agusta MILANO. «I foimd my love in Portofino», si cantava negli Anni 60. Adesso nella perla del Tigullio vanno i carabinieri mandati da Di Pietro. Sono a caccia di un ricercato, il titolare di due conti svizzeri che portano a Bettino Craxi. I carabinieri bussano alla porta della villa della contessa Francesca Vacca, la vedova del conte Agusta, il re degli elicotteri. Ma lì Maurizio Raggio non c'è. Nessuno sa dove sia finito l'assiduo e giovane (35 anni) frequentatore della villa e del bel mondo che gira attorno alla piazzetta e che è anche il titolare del ristorante «'U Magazine», a Portofino. Nessuno sa dove sia finito Raggio, ma i carabinieri mandati da Di Pietro sono convinti che da lì sia passato. Recentemente, qualche giorno prima, forse qualche ora stando alle voci di chi giura che sia scappato, in fretta e furia, a bordo di un motoscafo ormeggiato proprio lì davanti. Non è la prima volta che i carabinieri bussano a Portofino. Lì c'è la villa di Roberto D'Alessandro, passato dal carcere per una storia di tangenti. E lì, adesso, c'è una traccia che porta al tesoro svizzero di cui però Bettino Craxi dice di «non sapere nulla». Era di casa a villa Agusta l'ex segretario socialista. Forse proprio in occasione di una di quelle cene Craxi ha conosciuto l'uomo che doveva sostituire Giorgio Tradati nella gestione dei due conti, uno a Chiasso e l'altro a Ginevra, dove sono transitati almeno 30 miliardi tramutati poi in 15 chilogrammi d'oro. Per la stessa vicenda dei lingotti, è ricercato anche un venezuelano. Nel mirino di Tangentopoli, per un altro filone d'indagine, ci sono altre 21 persone. Tanti sono gli ordini di arresto chiesti da Di Pietro al giudice per le indagini preliminari Andrea Padalino. E' l'inchiesta sulla Guardia di Finanza, sulle mazzette pagate dagli imprenditori per «addolcire» i controlli fiscali. E tocca ancora a loro: agli ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza, ai funzionari delle imposte dirette, agli 007 del fisco inquadrati nel Secit. Più qualche imprenditore pagatore, che adesso si trova sulla testa un ordine di arresto del pool Mani pulite. Arresti, ma anche scarcerazioni e processi. Scarcerato dal tribunale della libertà il maresciallo delle Fiamme gialle Francesco Falagario, arrestato due mesi fa per corruzione. Al via, .davanti al giudice per le udienze preliminari Enrico Tranfa, il processo per una serie di episodi di corruzione avvenuti tra l'86 e il '90 in alcuni ospedali milanesi. La procura chiede di processare 33 persone. Tra loro ci sono l'ex segretario provinciale della de Gianstefano Frigerio, gli ex assessori comunali del pci-pds Alfredo Mosini ed Epifanio Li Calzi, l'esponente socialista Sergio Redaelli, l'ex capogruppo psi al Comune di Milano Loris Zaffra e gli imprenditori Gabriele Mazzalveri e Fabrizio Garampelli. In un altro processo, quello per le tangenti sull'affare EniSai, è stato sentito come testimone l'amministratore delegato dell'Eni Franco Bernabè. Ha negato di sapere che gli amministratori pubblici di designazione politica seguivano gli ordini che arrivavano dai partiti. Fabio Potetti L'ex segretario dei partito socialista Bettino Craxi

Luoghi citati: Comune Di Milano, Ginevra, Milano, Portofino