«Il premier non può gestire aziende e tv»

Resa pubblica la proposta antitrust dei saggi nominati da Berlusconi: potrà tenere la proprietà Resa pubblica la proposta antitrust dei saggi nominati da Berlusconi: potrà tenere la proprietà «Il premier non può gestire aziende e tv» Per il gruppo necessario un tutore ROMA. Eccola, la proposta di «blind trust» dei tre saggi. La proposta che dovrebbe dirimere il conflitto di interessi tra il Berlusconi imprenditore e il Berlusconi politico. Sembrava scomparsa nel nulla, dopo che La Pergola, Gambino e Crisci l'avevano consegnata - una settimana fa - al capo del governo. Ma l'altro ieri sera è miracolosamente riapparsa al Senato. E dal tavolo di Carlo Scognamiglio è finita su quello di Aldo Corasaniti, presidente di quella commissione Affari costituzionali di palazzo Madama che già da lunedì prossimo la esaminerà. Quale sia stata la sua sorte, durante la temporanea sparizione, non è dato sapere. C'è chi, come il pidiessino Franco Bassanini, insinua che il cavaliere l'abbia «cambiata». Ma Corasaniti, progressista anche lui, la pensa diversamente ed elogia il governo, cui dà «atto» di «aver correttamente osservato il principio di cooperazione che deve presiedere ai rapporti tra organi costituzionali». Comunque, il tanto invocato blind trust sta già suscitando molte reazioni negative - seppur diversamente modulate da parte delle opposizioni. Il pomo della discordia riguarda come era scontato - il problema delle dismissioni. Secondo i tre saggi sta a Berlusconi decidere se vendere o no. Potrà anche non farlo, perché imporglielo come un obbligo - spiegano a loro giustificazione - sarebbe anticostituzionale. La proposta prevede poi che il cavaliere affidi la gestione delle sue aziende ad un fiduciario - da lui nominato - che dovrà passare al vaglio dell'Authority per l'anti¬ trust e del garante per l'editoria. Spetterà a questi ultimi controllare che tutto proceda per il verso giusto. Il resto, quello che non si poteva mettere neso su bianco nella proposta, i saggi l'hanno affidato ad una relazione di accompagnamento che è una sorta di ammissione di impotenza. La Pergola, Gambino e Crisci, infatti, ammettono di aver messo una «toppa» ad una situazione «eccezionale», come quella italiana, dove la Costituzione non regola la materia e le leggi ordinarie sono poche e carenti. Sarà comunque sulla base di questa proposta - fa sapere Giuliano Ferrara - che il governo elaborerà un suo disegno di legge. I tempi? «Rapidi, anche perché penso che ci saranno pressioni, quindi sarà una questione di settimane, di qualche mese». E le critiche per le dismissioni facoltative? «Il diritto alla proprietà - replica Ferrara - è un diritto costituzionale. D'altra parte il piano prevede norme rigidissime. Che cosa volete di più?». Ma se si gira la domanda alle opposizioni quel «di più» viene subito fuori. Bassanini, infuriato perché i tre «saggi» «hanno messo in bella copia le decisioni prese già mesi fa dal presidente del Consiglio», dice che «Berlusconi deve vendere». Dello stesso avviso Vincenzo Vita, che aggiunge: «Il Cavaliere ha voluto guidare il governo e ora deve sopportarne le conseguenze». Sulla stessa linea Giuseppe Giulietti, che critica anche il ruolo affidato a Santaniello: «Se interviene - ironizza - Berlusconi che fa, gli manda un esposto per attentato alla Costituzione?». «Vendere, vendere», è il grido di battaglia della sinistra. Ma anche i rappresentanti del «centro» sono scatenatissimi. Mario Segni commenta sprezzante: «E' una presa in giro in abito da sera». Il presidente dei popolari Giovanni Bianchi non è meno duro: «E' una proposta troppo morbida - osserva -, la soluzione più drastica - cioè quella delle dismissioni - è la più trasparente. E poi il garante per l'editoria già in passato non ha dato prove esaltanti». Non si ferma più, l'esponente del ppi: «Questa proposta - dice arriva tardi, Berlusconi avrebbe dovuto fare pulizia sulla soglia di casa prima di metter mano alla Rai. Ma la verità è che questi hanno il gusto di "tenersi la roba"». Non tutti gli oppositori, comunque, sono così accaniti. Il capogruppo progressista al Senato, Cesare Salvi, non lo è: «E' un passo avanti - commenta ma non basta». E Gianfranco Pasquino, che pure ha presentato una proposta per le dismissioni, osserva: «E' una soluzione da valutare positivamente». Ma i più critici, come Vita e Bassanini, prevedono già di far passare ugualmente le dismissioni. Come? «Con emendamenti su cui si formi una maggioranza che comprenda pure la Lega», rispondono. E il Carroccio come reagisce agli inviti della Quercia? La parola al sottosegretario alle Poste Antonio Marano, che spiega: «Nel nostro antitrust abbiamo testé inserito un articolo che prevede che chi ha cariche di governo non possa essere direttamente o indirettamente titolare di quote di società di concessione radiotelevisiva in ambito nazionale». Dunque, dopo essersi esibita sulla Rai, la «santa alleanza» Lega e pds farà il bis con il «blind trust»? Marano rimanda la risposta alla prossima puntata. Maria Teresa Meli anticostituzionale. La proposta prevede poi che il cavaliere affidi la gestione delle sue aziende ad un fiduciario - da lui nominato - che dovrà passare al vaglio dell'Authority per l'anti¬ «toppa» ad una situazione «eccezionale», come quella italiana, dove la Costituzione non regola la materia e le leggi ordinarie sono poche e carenti. Sarà comunque sulla base di de norme rigidissime. Che cosa volete di più?». Ma se si gira la domanda alle opposizioni quel «di più» viene subito fuori. Bassanini, infuriato perché i tre «saggi» «hanno messo in bella arriva tardi, Berlusconi avrebbe dovuto fare pulizia sulla soglia di casa prima di metter mano alla Rai. Ma la verità è che questi hanno il gusto di "tenersi la roba"». di far passare ugualmente le dismissioni. Come? «Con emendamenti su cui si formi una maggioranza che comprenda pure la Lega», rispondono. E il Carroccio come reagisce agli «santa alleanza» Lega e pfarà il bis con il «blind trusMarano rimanda la risposta la prossima puntata. Maria Teresa MeTUTTI GLI INTERESSI DI BERLUSCONI STAND* PUBBtITAilA FIVE \l\GGl ^^^^^^^^^^^^ \ «STANDA •EUROMERCATO •PUBBLITALIA '80 •RETE 2000 •AMER SRL {SERVIZI •FININVEST COMUNICAZIONI •FININVEST SERVIZI •FiVE VIAGGI •ALBA SERVIZI AEROTRASPORTI A •MONDADORI ED. •S. BERLUSCONI ED •S. BERLUSCONI HOLDING ED. •EDIT. PENTA •FIED •SAGE-SEREGNI- GRAFICA »SELWII. 10MB. •SGN-GRAFICA NOVARESE •SORITROTOCALCOGRAFIA ITALIANA •SIES-ITAL. 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