Beffato dagli ostaggi il bandito si uccide di E. St.

In una banca tedesca 15 ore di terrore In una banca tedesca 15 ore di terrore Beffato dagli ostaggi il bandito si uccide I sequestrati fuggiti da una finestra Si è suicidato con una bomba a mano BERLINO. E' finita ieri mattina con il rilascio degli ultimi dei 16 ostaggi, tutti incolumi, e con la successiva morte del sequestratore, forse ucciso da una delle granate che aveva con sé, la presa di ostaggi che per 15 ore ha tenuto impegnate le forze di polizia a Herzogenrath, una cittadina tedesca alla frontiera con l'Olanda nei pressi di Aquisgrana. L'epilogo è avvenuto nella prima mattinata, circa mezz'ora dopo che l'uomo aveva rimesso in libertà gli ultimi ostaggi ancora nelle sue mani: dall'interno della banca dove il sequestratore si era asserragliato si sono uditi alcuni spari seguiti da una deflagrazione. In una prima dichiarazione, la polizia ha assicurato che gli agenti non sono intervenuti attivamente né prima né dopo il rilascio degli ostaggi. Era il tardo pomeriggio di ieri quando, verso l'ora di chiusura, un uomo sui sessantanni armato di due pistole e di alcune granate aveva fatto irruzione in un istituto di credito della cittadina di 43.000 abitanti. Prese in ostaggio 16 persone, impiegati e clienti, il sequestratore aveva chiesto un riscatto di due milioni di marchi (circa due miliardi di lire) e un'auto per la fuga. Poche ore dopo l'uomo, che ha dapprima rifiutato qualsiasi contatto con gli agenti, ha rilasciato tutti i clienti e, in nottata, subito dopo aver parlato con la polizia, tutte le donne. Gli ultimi ostaggi sono tornati liberi ieri mattina. Quattro di loro sono fuggiti dalla finestra. Beffato dagli ultimi ostaggi, l'uomo ha distrutto i suoi documenti, gettandoli nel water. Poi ha fatto esplodere accanto a sé una granata mentre respingeva per telefono le ultime intimazioni ad arrendersi: così, secondo la polizia, è morto poco dopo le sette di ieri mattina. In una conferenza stampa, il portavoce degli agenti ha precisato che l'uomo, non ancora identificato, si è ucciso dopo che gli ultimi quattro ostaggi erano scappati da una finestra durante un suo momento di distrazione. Un portavoce della polizia ha precisato inoltre che quando un «commando» di agenti ha fatto irruzione nella banca, infrangendo con una decina di colpi di arma da fuoco una vetrina, ha trovato l'uomo supino, già morto e con gravi ferite al capo. Si è quindi trattato di suicidio, ha assicurato il portavoce. Poco prima di far esplodere una delle sue granate, l'uomo, che durante il sequestro era rimasto a lungo mascherato ostentando molta calma, aveva respinto per due volte richieste della polizia di abbandonare la banca disarmato e con addosso soltanto le mutande. In serata la polizia ha reso noto che il sequestratore suicida era un ricercato tedesco di 62 anni, che sul finire degli Anni Settanta risiedeva a Bergisch Gladbach nei pressi di Colonia. Noto alle autorità per precedenti delitti, era ricercato per un omicidio commesso a Parigi nell'87. Negli ultimi anni sembra abbia vissuto spostandosi soprattutto nell'area del Benelux. Quello di ieri è stato il sesto caso di sequestro in Germania dal 1988, il terzo in una banca dal 1991. [e. st.]

Luoghi citati: Berlino, Germania, Olanda, Parigi