Italiana in Perù, «terrorista» per amore

Italiana in Perù, «terrorista» per amore LIMA Un video-intervista e un rapporto sentimentale rischiano di costarle 20 anni di galera Italiana in Perù, «terrorista» per amore Processo a una cinereporter amica d'un guerrigliero «Colpevole di essere innamorata». Piange, Maria Gabriella, dal carcere di massima sicurezza di Lima. Non ha carta per la lettera che vorrebbe scrivere a Juan, amore condannato alla prigione. Non ha foto per vedere gli occhi di Margherita, la figlia di un anno e mezzo. La svolta, il volo ItaliaPerù a rincorrere il sogno latinoamericano, si è ridotta a quattro pareti e a un primo pesante conto alla rovescia che è scaduto ieri. In tribunale. «Colpevole di collaborazione con il terrorismo», è la tesi dell'accusa. «Colpevole di essersi innamorata», ribatte la difesa. «Colpevole di essersi innamorata dell'uomo sbagliato», commentano in molti. Li hanno arrestati insieme l'8 marzo scorso, a Trujillo. Lui è Juan Antonio Leon Monterò, guerrigliero trentenne, nome di battaglia Perseo, uno dei leader del gruppo terroristico «Mrta». Lei è Maria Gabriella Guarino, 35 anni, savonese, un diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma, una passione per la regia. Per gli inquirenti Gabriella non è soltanto la «donna di Perseo». Le viene contestato un video girato sulla situazione politica del Perù. E' il video che l'aveva fatta avvicinare a Juan e a innamorarsene. «Doveva essere lo scoop della sua carriera - racconta il fratello Nicola -. Era stata in Perù nel '90 e nel '92, cercava servizi da proporre a riviste e tv. Non ha fatto i conti con la sua ingenuità». Già, l'ingenuità. Nella selva peruviana Gabriella incontra una persona che le viene presentata come il «Comandante Evaristo». E' il capo supremo Nestor Cerpa Cartolili. Gli fa domande, lo fil¬ ma. «In Perù è reato intervistare un latitante. Questo, mia sorella non lo sapeva», dice Nicola Guarino. Così come non sapeva, durante il viaggio di rientro in Italia, di essere in attesa di una bambina. Dopo il parto, decide di tornare in Sud America per convincere il compagno a lasciare la lotta armata. «Ora rischia vent'anni - continua il fratello -. Gabriella non ha collaborato con la guerriglia. La giudicava assurda. E' stata incosciente per amore. Contiamo nella sensibilità del tribunale». I giudici indossano cappucci per restare anonimi. Per Gabriella comincia il conto alla rovescia più importante della sua vita. Claudia Ferrerò Maria Gabriella Guarino

Persone citate: Juan Antonio Leon Monterò, Maria Gabriella, Maria Gabriella Guarino, Nicola Guarino, Perseo, Trujillo

Luoghi citati: Italia, Lima, Perù, Roma, Sud America