Scioperi a raffica allarme del governo

Cresce la protesta in tutto il Paese. A Torino «presidiate» le Gru (gruppo Fininvest) Cresce la protesta in tutto il Paese. A Torino «presidiate» le Gru (gruppo Fininvest) Scioperi a raffica, allarme del governo // Viminale teme infiltrazioni di «autonomi» nei cortei ROMA. Cresce la protesta in tutta Italia, al Viminale scatta l'allarme. Il governo sarà molto vigile per evitare che lo sciopero generale del 14 ottobre e le altre' agitazioni previste contro la finanziaria '95 possano essere strumentalizzati da forze esterne al sindacato per creare incidenti e disordini. Il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza si riunirà martedì, sotto la presidenza del ministro dell'Interno Maroni, per definire le strategie idonee a fronteggiare qualsiasi emergenza e, nella stessa giornata, il ministro esaminerà questo particolare aspetto in un incontro con i dirigenti di Cgil-Cisl-Uil. «Normalmente ha osservato Maroni durante una visita compiuta ieri mattina alla questura di Roma - le manifestazioni gestite dalla grandi organizzazioni sindacali non creano problemi. Spesso, però, esse possono diventare veicolo per dei facinorosi che non intendono esercitare un loro diritto, ma cercano solo di provocare incidenti». Riferendosi, poi, alla dimostrazione svoltasi ieri a Milano, il ministro ha rilevato che un tentativo di strumentalizzazione da parte del Leoncavallo si è risolto «nel migliore dei modi». Ed, ancora, per contenere l'assedio di giornalisti e telecamere, Maroni ha esclamato: «Mi sembra che si esageri. Non sono mica Claudia Schiffer». Ma, al di là delle battute, c'è una reale preoccupazione per l'ordine pubblico. Da un lato cre¬ sce il tono della protesta contro le misure della finanziaria, soprattutto per quanto riguarda sanità e previdenza. Dall'altro, Cobas, Cub e centri sociali hanno deciso di attuare il 14 uno sciopero generale «antagonista» rispetto a quello proclamato dalle grandi confederazioni dei lavoratori, ma sempre contro Berlusconi. L'eventuale tentativo degli «autonomi» di disturbare cortei e comizi organizzati da Cgil-CislUil potrebbe far scoccare una scintilla pericolosa e dar luogo a spiacevoli scontri. Già ieri durante numerose agitazioni a Milano, Sesto San Giovanni, Torino, Genova, Milano, Venezia, Napoli, Vibo Valentia si è avuta la sensazione di uno stato di allerta, che è servito ovunque a scoraggiare ogni possibile stru¬ mentalizzazione a fini diversi. Il fronte della protesta, comunque, si allarga di ora in ora. A Torino un lungo corteo, quasi ventimila persone, ha raggiunto ieri l'ipermercato «Le gru» di Grugliasco, di cui è comproprietario il gruppo Fininvest. A Bologna sono scesi in piazza in trentamila, quasi una prova generale della fermata nazionale di venerdì. A Genova si sono snodati cortei per il sesto giorno consecutivo. E mentre da varie zone e da parecchie categorie giunge notizia di un raddoppio della durata dello sciopero generale da 4 a 8 ore, una raffica di altre astensioni è stata decisa dai sindacati autonomi soprattutto nel settore sanitario. La Cimo ha indetto per il 13 una manifestazione romana cui aderiscono tutte le organizzazioni dell'Isa, con un corteo di protesta di medici ospedalieri in camice bianco. Per il 4 novembre è prevista una prima giornata nazionale di sciopero di tutti i medici dipendenti, con la partecipazione anche della Cosmed che raggruppa altri sindacati del comparto sanitario. Nel mirino della Cimo «alcune norme incostituzionali ed illegittime presenti nella manovra finanziaria '95 in materia di sanità e di previdenza, nonché lo scandaloso ritardo nel rinnovo del contratto dell'area medica e veterinaria del Servizio sanitario nazionale, scaduto da 4 anni». Inoltre lo sciopero dei funzionari direttivi e dirigenti del pubblico impiego è stato confermato per il 14 dalla Confedir e una mobilitazione unitaria di tutte le organizzazioni agricole è stata deliberata dal Copagri, il coordinamento delle associazioni professionali del settore. La gente, del resto, ha ben compreso la fondatezza dei motivi di questa generale offensiva. Dai risultati di un'indagine del Cirm, illustrati ieri dal segretario generale della Uil Larizza, risulta che il 65% degli italiani è favorevole allo sciopero generale promosso da Cgil-Cisl-Uil contro la manovra economica del governo, rivelatasi ben più pesante di quella annunciata: 56 mila miliardi e non 50 mila. Il 18%, addirittura, giudica troppo morbida la posizione del sindacato e il 20% si è detto decisamente contrario. «Tra gli iscritti al sindacato - ha precisato Larizza - il grado di consenso è superiore al 90%». Gian Carlo Fossi Il presidente riceve una delegazione di «nonne e zie» arrivate a Roma dalle regioni del centro Italia «Saranno difese le pensioni minime» A Torino manifestazione davanti all'ipermercato «Le Gru» di cui è comproprietario il gruppo Fininvest 1,1 iella loto a sinistra) Sopra, pensionate davanti a Palazzo Chigi con una glande torta

Persone citate: Berlusconi, Claudia Schiffer, Gian Carlo Fossi, Larizza, Leoncavallo, Maroni