Perquisizione notturna in casa Fininvest di Susanna Marzolla

Le Fiamme Gialle indagano sulla cessione delle quote di Telepiù dalla Cit a Rupert Le Fiamme Gialle indagano sulla cessione delle quote di Telepiù dalla Cit a Rupert Perquisizione notturna in casa Fininvest Di Pietro: a me ifloppy disk MILANO. Palazzo Canova, a Milano 2, uno dei «cuori» della Fininvest. I militari della Guardia di Finanza sono arrivati qui, ieri sera, con un mandato di perquisizione firmato dai magistrati del pool «Mani Pulite». Ma non una perquisizione a caso: cercavano ben precisi documenti, racchiusi in alcuni floppy disk. Li hanno avuti nella notte, dopo l'arrivo di Fedele Confalonieri, presidente del gruppo, e se ne sono andati. Adesso i dischetti saranno esaminati: secondo quanto si è appreso dovrebbero contenere una serie di relazioni svolte ai vertici della Fininvest da un manager, incaricato di trattare la vendita della quota di Telepiù ufficialmente in mano alla Cit, una finanziaria lussemburghese. Il manager in questione si chiama Oliver Novick ed è stato sentito giovedì da Antonio Di Pietro. Già, mentre tutti stavano dietro a Borrelli, a raccogliere reazioni alla lettera-esposto del governo, lui, Di Pietro, se ne stava chiuso nel suo ufficio a sentire il testimone. Gli ha raccontato parecchie cose, tanto che, quando ha finito, il pm con i colleghi ha deciso che era il caso di mandare a prendere quei dischetti. Dunque Telepiù, dunque la Cit e dunque la Bil, la Banca Internazionale del Lussemburgo cui la finanziaria faceva capo, prima dell'arrivo del magnate sudafricano Johan Rupert. E la Bil, per chi non lo ricordasse, è anche la banca dove avevano conti Sergio Cusani, Bettino Craxi e il suo segretario Mauro Giallombardo; dove è finita buona parte della tangente Enimont (e non soltanto di quella). Ma cosa c'entra la Fininvest con la Cit e la Bil? E' proprio quanto vogliono appurare i magistrati milanesi e la testimonianza di Novick è stata senza dubbio importante. Lui è un manager esperto, in particolare di finanza internazionale; dopo aver lavorato con il gruppo De Benedetti, è passato alla Fininvest occupandosi prima della Standa e poi diventando responsabile del settore «merger and acquisition» (vendita e acquisizione); tuttora im¬ portante consulente del gruppo nel «corporate development» (e dagliela con l'inglese: settore sviluppo). Novick avrebbe raccontato di aver avuto da Adriano Gal¬ liano amministratore delegato della Rti, l'incarico di individuare «soci affidabili» cui vendere una quota di Telepiù. Ma non già la quota (10 per cento) in mano alla stessa Rti, bensì quella (25 per cento) in mano alla Cit e che con la Fininvest, ufficialmente, non avrebbe dovuto aver nulla a che fare. Non solo: Novick di questa trattativa sfociata poi, nel luglio di quest'anno, con la vendita della Cit a Rupert - avrebbe regolarmente tenuto informati sia Galliani che Franco Tato, amministratore ■ della Fininvest. E appunto queste periodiche relazioni sarebbero racchiuse nei dischetti sequestrati. Il complèsso nodo di Telepiù si sta dunque dipanando e le scoperte dei magistrati milanesi si intersecano con quelle dei loro colleghi romani, impegnati ugualmente a capire quale sia la reale proprietà della «pay tv» nostra- na. A Roma si starebbe infatti indagando sulla quota (23 per cento) che appartiene alla Fintel, società ufficialmente in mano all'immobiliarista Renato Della Valle; e si sarebbe scoperto che la Fintel sarebbe in realtà, per la stragrande maggioranza, di una società belga. Ma proprio in Belgio i magistrati di Milano hanno avviato alcune rogatorie... Tutto insomma gira in un complesso gioco di societàscatole cinesi. Stesso gioco, con una serie di prestanome, che si sta rivelando per il «tesoro» di Bettino Craxi. Nei giorni scorsi, sempre Di Pietro ha sentito Hugo Cementi, l'ex funzionario dell'American Express che aveva coadiuvato Giorgio Tradati, l'imprenditore amico d'infanzia di Bettino, nell'apertura di uno dei due conti svizzeri. Dopo l'avvio delle indagini, Tradati si era defilato lasciando il suo posto ad altri «fiduciari» e Cementi avrebbe fornito ai magistrati proprio questi nomi. Susanna Marzolla La sede della Fininvest

Luoghi citati: Belgio, Milano, Roma