ANAGRAMMA LA VERA PARIETTI AVRAI LA RARA PIVETTI di Stefano Bartezzaghi

LA POSTA IN GIOCO LA POSTA IN GIOCO ANAGRAMMA LAVERÀ PARIETTI AVRAI LA RARA PIVETTI grossa Sacher-Masoch torten? TORMENTI NANI. Ci dice l'ocabovario che non evito la DELUSIONEe se continuo a bramare chimere (desio lune); che - come già sappiamo - non c'è pane senza PENA; e che gli AFFANNI ci precedono come quei pesci pilota chiamati anche fanafani (non è satira politica, è una parola del lessico italiano). CUI VUOL ESSER LIETO, SIA. Fra tutte queste tribolazioni, non escludiamo prossime puntate sui temi del buonumore. Questa puntata, invece, la chiudiamo come l'abbiamo iniziata, per dimostrare che nelì'oca-bovario tutti i temi sono correlati fra loro, e tutti i conti tornano: DISPERAZIONE: spazio d'Irene. Scrivete a: Stefano Bartezzaghi, «La posta in gioco», La Stampa - Tuttolibri, via Marenco32, 10126 Torino. e la Pivetti per la sua mise (trad. it. «messa»), lo scambio dei ruoli è perfetto. L'anagramma di Alba Parietti è tipa liberata. L'anagramma di Irene Pivetti (me lo avete mandato in tanti) è rei, pentitevi! Di questi tempi, va più il rigore della disinibizione, più il foulard che la selvaggeria, ventata di audace follia (il/ou, l'hard). Concluderemo che «la vera Parietti / è la rara Pivetti». L\ l'Alt Ti: PER II. TUTTO. Sia chiaro che dico «la Parietti», ma non intendo Alba in sé e per sé, Alba sta per un'intera categoria. La Parietti è una Sineddoche. Avremmo potuto partire da altra star, e ottenere risultati analoghi: «Irene vai / la Venier». O anche: «E la diva Loren / lodava l'Irene». E infine: «L'Irene a mille / è Lili Marleen». E così comprenderemo anche a chi si riferisca il vecchio palindromo «Irene veneri». Fino a pochi anni fa ci faceva pensare a Irene Brin. INI FLUTTI ALI. Per i distratti, di questi tempi la ditta «La Posta in Gioco» sta redigendo un vocabolario enciclopedico, chiamato L'oca-bovario. Si tratta di definire vari campi del sapere, voce per voce. La definizione deve essere un anagramma della parola di partenza, o anche un semplice scambio. Il gioco è nato sulla scia delle «Bagatelle Vegetali» che compilava Michel Leiris, in Francia, fra le due guerre mondiali. Un indiretto omaggio a Leiris e alla lingua francese è contenuto in una lettera di Paolo Fai (Solarino SR). Voi sapete che la stessa parola «intellettuale», come sostantivo, ci viene dalla Francia. Per questo è molto bello che l'anagramma che Fai propone di intellettuale sia una frase francese: il tue le talent (ammazza il talento). MAIA MOKI: NO. Quello di Fai è un bell'anagramma, ma è anche una considerazione amara. Forse di questi tempi siamo tutti un po' di malumore. Perché non arricchire il nostro vocabolario, il nostro L'ocabovario, di qualche voce sul malumore medesimo? L'ansia è asina, e lo si sapeva. Il malumore è più delle volte frutto di moralume (da cui la canzone: «malumore no, l'umore mio non può...». Sono stati d'animo, atti d'ansimo, motti d'ansia. DISPIACERE: dice: espiar L'UGGIA: laggiù IPOCONDRIA: panico, rodi PATURNIE: puritane LO SPLEEN: ne spellò TRISTEZZA: strizzate PIANTO: tapino DEPRESSIONE: se ne disperò. Se pensate che non siano argomenti desiderabili non tenete in sufficiente conto l'esistenza del nobile Leopold von SacherMasoch, e del suo atteggia¬ mento verso le avversioni, le contrarietà, le ferite dell'animo e del corpo, le pene e le afflizioni: INFELICITÀ': ci fan lieti come dire che c'è qualcuno a cui piace. ANNI, TORMENTI. La famosa frase «continuiamo così, facciamoci del male» venne pronunciata da Nanni Moretti a proposito delle porzioni della Sachertorten. Da allora Sacher film si chiama la sua casa di produzione, che gestisce il cinematografo romano Sacher e che distribuisce i premi Sacher. Che si tratti di una sola, Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Francia, Torino