Cisgiordania bomba anti-turisti

Ordigno contro una comitiva di pellegrini presso la tomba di San Lazzaro ISRAELE m Ordigno contro una comitiva di pellegrini presso la tomba di San Lazzaro Cisgiordania, bomba anti-turisti Un'italiana e uno spagnolo feriti a Befania TEL AVIV. Sconosciuti, forse islamici di «Hamas», hanno lanciato ieri un ordigno rudimentale contro una comitiva di pellegrini, a Betania (Al-Azarye), un villaggio cisgiordano a ridosso di Gerusalemme-Est. Secondo la radio israeliana, l'attentato - che ha ferito, lievemente, anche una italiana - avrebbe potuto provocare una strage. Da parte loro i responsabili palestinesi hanno assicurato che faranno di tutto per arrestare i colpevoli. L'ordigno - ha riferito Ahmed Haj Yihya, l'autista del pullman che aveva trasportato i pellegrini - è stato lanciato quando il gruppo stava recandosi dalla chiesa alla tomba di San Lazzaro (ove si ritiene sia sepolto l'amico di Gesù di cui parla il Vangelo). A parte il grande spavento dei pellegrini - provenienti da diversi Paesi europei -, i danni provocati dall'esplosione sono stati modesti. Una italiana, la signora Alberta Boetto, di circa sessantanni, è stata colpita da alcune schegge attorno all'occhio. Trasportata all'ospedale «Hadassah» di Gerusalemme, la signora dovrebbe essere rilasciata entro ventiquattro ore. L'esplosione ha anche ferito non gravemente, a quanto pare - un turista spagnolo, Carlos Nurine, di 64 anni, che è stato raggiunto dalle schegge a una mano. Due altri turisti, proba¬ bilmente britannici, sono stati colti da shock, ma i sanitari hanno giudicato che non fosse necessario il loro ricovero in ospedale. Elias Freij, sindaco di Betlemme (Cisgiordania), ha definito «atto criminale» l'attentato di Betania, ed ha assicurato che i responsabili saranno puniti. In riferimento al turismo (che rappresenta una notevole fonte di entrata per la Cisgiordania), Freij si è detto certo che la vicenda odierna non avrà ripercussioni negative. «L'autonomia palestinese ha assicurato il sindaco - saprà proteggere adeguatamente i pellegrini cristiani». E Jibril Rajub, capo della polizia palestinese nella zona autonoma di Gerico (distante una trentina di chilometri da Betania), ha garantito che se i responsabili dell'attentato odierno si rifugiano a Gerico saranno senz'altro arrestati. Il ministro israeliano del turismo, Uzi Baram, ha espresso soddisfazione per queste prese di posizione di alti responsabi- li palestinesi, ed ha avanzato l'ipotesi che i colpevoli dell'attentato di Betania siano militanti del movimento di resistenza islamico Hamas, decisamente contrario agli accordi di pace tra lo Stato di Israele e l'Organizazione per la liberazione della Palestina. [Ansa] E' sempre massima allerta a Gerusalemme per il rischio di attacchi terroristici

Persone citate: Ahmed Haj Yihya, Alberta Boetto, Carlos Nurine, Elias Freij, Freij, Jibril Rajub, Uzi Baram