« Confessa che sei un ladro » di Grazia Longo

Lo massacrano di botte, ma è innocente Convinti che avesse rubato un'auto, lo sequestrano e lo picchiano perché si autodenunci « Confessa che sei un ladro » Lo massacrano di botte, ma è innocente Un luna park all'imbrunire. Un ragazzo è fermo vicino alla pista degli autoscontri. Tenta di salire sulla giostra ma viene aggredito da sconosciuti, sequestrato per tre ore e massacrato di botte. E' accaduto a un macellaio di Venaria, sospettato di avere rubato la «Yl 0» della donna del capobanda che l'ha sequestrato. Quest'ultimo e il suo braccio destro sono stati arrestati dai carabinieri di Venaria per sequestro di persona e lesioni personali; per altri tre giovani è scattata una denuncia a piede libero. «Non siamo mica fessi da credere nella giustizia. Certe cose è meglio sistemarsele da soli» hanno raccontato con un'alzata di spalle i giovani al maresciallo Diego Mannarelli. In realtà avevano preso un abbaglio: la loro vittima, Marco Midulla, 18 anni, Venaria, via San Giuseppe 21, non aveva nulla a che fare con il furto della «Y 10». Ora si ritrova con un braccio ed una gamba spezzati e una gran fifa di uscire da solo la sera. «Mi hanno riempito di botte per convincermi a restituire l'auto: più negavo di averla rubata, più infierivano» ha raccontato l'altra notte ai militari, dopo essere stato abbandonato sanguinante su un prato. E' bastato poco però agli uomini del capitano Eugenio Bonacci per individuare i colpevoli. Due di loro si erano presentati in caserma nel pomeriggio per denunciare il furto dell'auto. Per entrambi sono scattate le manette. Sono Giuseppe Marabotto, via Garibaldi 8, e Dario Marrese, vicolo del Mulino 13, entrambi ventiduenni di Druen¬ to. Gli altri componenti la banda sono stati solo denunciati perché erano scaduti i termini della flagranza di reato. Abitano anche loro a Druento. Sono: Roberto Giannone, 23 anni, vicolo San Pancrazio 18; Eros Zamponi, 20 anni, e Ivano Ariu, anch'egli ventenne. La violenza si è consumata dalle 19 alle 22 di lunedì su una «Fiat Uno» dove Marco Midulla è stato tenuto prigioniero e massacrato .di calci e pugni. Dario Marrese si è anche fratturato la mano destra per la violenza dei colpi inferti al ragazze. La «Y 10» di Barbara Binello, 23 anni, era sparita lunedì pomeriggio. Il suo convivente Dario Marrese e l'amico Giuseppe Marabotto si erano presentati alle 17 in caserma per denunciare il furto. Poco dopo avevano iniziato a battere ogni angolo di Druento a caccia di indizi. Qualcuno ha fornito loro il nome di Marco Midulla: «Lo potete trovare al luna park di piazza Stampalia». Grazia Longo Vittima un macellaio Due giovani di Druento arrestati A destra Giuseppe Marabotto e, foto grande, Dario Marrese arrestati dai carabinieri Denunciati altri tre giovani

Luoghi citati: Druento, Venaria