«A Superga li stacco tutti»

Oggi la prima delle tre classiche che chiudono la stagione CICLISMO Oggi la prima delle tre classiche che chiudono la stagione «A Supergq li stacco tutti» Chiappucciprenota la Milano-Torino MILANO DAL NOSTRO INVIATO «Ogni anno, arrivato a questo punto, dico: no, non è possibile che tra una settimana sia finita, non ci credo, continuerò a pedalare senza fermarmi fino al Duemila». Il guerriero Chiappucci, per nulla fiaccato dalle frequenti avversità, finge di essere stanco. Non lo è mai, il suo riposo preferito è notoriamente il lavoro. Ha un programma («Uno? Ne ho centinaia»): divertirsi. Chiappucci quando si diverte è pericoloso, a volte per gli avversari, a volte per se stesso. Vuol divertirsi a vincere sabato prossimo il Giro di Lombardia, passando non senza interesse dalla Milano-Torino oggi e dal Giro del Piemonte domani. Il fatto di non essere il solo a voler vincere il Lombardia lo rende vagamente nervoso, ma non lo preoccupa. Chiappucci non si preoccupa mai, confortato dalla convinzione che partecipando anche lui alla gara, a preoccuparsi debba toccare agli altri. Gli altri, con in prima fila Bortolami, sognano di trovarsi in fuga, nel finale, insieme a Chiappucci dal momento che se esiste un tipo di molte speranze e pochi traguardi è proprio il guerriero. Oggi dunque c'è la Milano-Torino che apre gli ultimi giochi. La nobiltà del nome vieta di considerare la vecchia corsa come mera preparazione alla classica di sabato. Il ciclismo ha questo pregio: mantiene in vita, si sfor¬ za di conservare prestigio alle proprie competizioni anche se non distribuiscono titoli stellari. Il ciclismo sfugge all'idea che il pubblico si interessi esclusivamente alle sfide che sbandierano le parole Europa o mondo, è forse l'unico nostro sport individuale in cui chi indossa la maglia tricolore si sente fiero di indossarla e di portarla a spasso, è forse l'unico sport in cui un campione eccede in caffeina e si fa beccare positivo all'esame antidoping al termine di una Coppa Agostoni che non gli serve a nulla e che avrebbe potuto tranquillamente anche concludere fuori tempo massimo. Riconosciuta seria validità al concetto merckxiano secondo il quale ci si allena a vincere vincendo, oggi possiamo contare al via della Milano-Torino un nutrito numero di aspiranti al successo. I corridori più in forma, oltre a Chiappucci, sono Bortolami, secondo allo sprint nella Parigi-Tours dopo aver centrato la Leeds Classic e, bersaglio assai più alto, il Campionato di Zurigo; Fondriest, rientrato in lizza in agosto e subito mitragliante; Casagrande, impegnato con profitto a non essere un giovane corridore qualsiasi. Furlan in autunno è poco più della metà del Furlan primaverile, ma lo aiuta il fiuto della caccia e siccome ha deciso di partecipare è giusto segnalarlo. Rominger e Richard sono gli stranieri specialisti nel rifilare fregature. «Rominger pensa al record dell'ora - dice Chiappucci - e non sempre riesce a pensare a due cose contemporaneamente. Mi guarderò soprattutto da Richard». Da Milano si viaggia in pianura per oltre cento chilometri sino a Vignale Monferrato. Qui non c'è lo Stelvio ma cominciano gli zampellotti rompi gruppo, la Milano-Torino si fa seria. Tra Asti e Andezeno verranno fuori quelli che hanno voglia di venir fuori. Tra Andezeno e Superga verranno fuori quelli ai quali sarebbe gradita una vittoria. Tra Superga e il Valentino chi più ne ha più ne metta. Totale 231 chilometri. «Se c'è una salita che dovrebbe essere la mia salita è quella di Superga - aggiunge Chiappucci e non capisco perché la sbaglio sempre. Io questa volta a Superga li stacco tutti». Bravo, così parla un guerriero. E Museeuw dove lo mettiamo? Non lo mettiamo da nessuna parte perché non c'è: se n'è andato in vacanza. E non essendo le vacanze il modo migliore per preparare un duello, dobbiamo sospettare che il fiammingo non parteciperà all'ultimo decisivo atto di Coppa del Mondo. Giusto sospetto ed esemplare conferma che della Coppa del Mondo non frega nulla a nessuno, a cominciare da chi la gareggia. Fatta eccezione per Bortolami, che ne è ormai praticamente il vincitore. Gianni Ranieri 80a MILANO - TORINO <s> :r => 92 o ce co o o co ^— CO 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200