Il mostro del liceo di Sunderland di Luigi Grassia

Il mostro del liceo di Sunderland GRAN BRETAGNA Polemiche contro i poliziotti che per mesi hanno parlato di incidenti Il mostro del liceo di Sunderland Assassinati e bruciati in serie quattro studenti Nel Paese di Jack lo Squartatore e del mostro di Gloucester si aggira l'ennesimo serial-killer. Messi in fila i rapporti su varie morti sospette, la polizia britannica ha scoperto una catena di omicidi compiuti negli ultimi mesi da una singola persona in una città del Nord dell'Inghilterra. Il maniaco ha colpito tre volte, forse quattro. Le vittime sono ragazzi (maschi) fra i 15 e i 18 anni; studiavano nello stesso liceo e tutti i loro cadaveri sono stati trovati bruciati vicino a taniche di colla infiammabile. La coincidenza avrebbe potuto colpire gli investigatori già prima, e in effetti i genitori degli uccisi avevano protestato contro chi si ostinava ad archiviare i casi come morti accidentali. L'ultimo delitto risale a febbraio; forse non era necessario uno Sherlock Holmes per scoprire il filo rosso dei crimini. Ma l'ammissione dei detective è venuta solo ieri: sì, ci siamo sbagliati, siamo proprio di fronte a un mostro assassino. Come spiegare l'apparente, prolungata cecità di una polizia nota per la sua abilità nello sbrogliare le più intricate matasse criminali? Il fatto è che le morti in serie venivano attribuite alla droga e disgraziatamente le circostanze e la situazione sociale della città di Sunderland rendevano l'ipotesi credibile. Le sostanze volatili contenute in certi tipi di colla, come quella trovata accanto ai cadaveri, possono essere inalate per ottenere un effetto «stupefacente». Sniffare questa roba è tipico di giovani sottoproletari con pochissimi soldi in tasca. L'abitudine è diffusa nel Nord economicamente depresso della Gran Bretagna. In mancanza di evidenti segni di violenza sui corpi carbonizzati (era stato il fuoco stesso a nasconderli) gli investigatori hanno pensato ad accensioni acci¬ dentali delle sostanze infiammabili, che avrebbero ucciso, in ogni singolo episodio, giovani già storditi dagli stupefacenti. Inutili le proteste dei genitori, che garantivano che i figli non si drogavano: in troppi lo fanno senza che a casa si sappia. Solo successivi, lunghi accertamenti sui cadaveri hanno permesso di scoprire che gli incidenti erano in realtà omicidi. Che cosa di preciso è stato scoperto, la polizia non lo ha rivelato. Non è stato detto come i ragazzi sono stati uccisi, né se hanno subito sevizie sessuali. Ma ora si parla con certezza di un unico mostro. E quanto alle polemiche sui ritardi, l'investigatore capo della Northumbria, Barry Stewart, ha respinto ogni addebito: «E' stato solo grazie alla nostra perseveranza nelle indagini se siamo arrivati al punto in cui ci troviamo ora». Luigi Grassia

Persone citate: Barry Stewart, Sherlock Holmes, Sunderland

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra