«Carlo e Diana divorziate subito» di Foto Keuter

I costituzionalisti contro Lady D: i guai di Buckingham Palace sono cominciati con lei I costituzionalisti contro Lady D: i guai di Buckingham Palace sono cominciati con lei «Carlo e Diana, divorziate subito» Igiornali: la monarchia ha già sofferto troppo LONDRA NÒSTRO SERVIZIO Per l'amor del cielo, Carlo e Diana, finitela con questa farsa, con questa pagliacciata di separazione. Divorziate una buona volta, e metteteci una pietra sopra. L'invito, pronunciato con una nuova, spazientita urgenza, viene da alcuni editoriali della stampa inglese di qualità e da costituzionalisti di rispetto. Mentre i tabloid marciano sugli insulti a James Hewitt, l'ex maggiore che ha scorticato viva Diana mettendo in piazza il presunto letto dei loro amori, parte dell'opinione pubblica preferisce discutere delle conseguenze che questi eventi avranno sul futuro della monarchia. Il giurista Lord St. John of Fawsley insiste che la provvisoria sistemazione dei rapporti tra i principi di Galles fa acqua da tutte le parti e quindi l'unica opzione possibile, per evitare ulteriori invasioni della loro privacy (e ulteriori rotture di scatole alla nazione, aggiungono taluni opinionisti) il divorzio è necessario. «Il libro non ha alcuna rilevanza costituzionale - precisa -. Però dimostra che la separazione, così com'è, non è soddisfacente. Negli interessi della monarchia, la situazione dev'essere permanentemente risolta. Un divorzio non inficia i diritti dell'erede al trono». James Hill, deputato conservatore di spicco, concorda: «Potrebbe essere la soluzione per togliersi dai carboni ardenti dopo la pubblicazione di questo libro orribile». Ma è scettico sulla possibilità che l'affare Hewitt conduca a un divorzio «sereno» e tempestivo: «In realtà, ha allontanato questa prospettiva». Il «Guardian», interpretando i sentimenti della gente stufa di questi «soprassalti di untuosità, nausea e ipocrisia», invoca: «Forse una crisi costituzionale è ciò di cui abbiamo bisogno. In nome della salute mentale, lasciateli divorziare e poi continuate a fare la vostra vita. Questa situazione non fa che incoraggiare l'isteria dei tabloid». Insomma, giacché la crisi c'è, lasciamo pure che diventi costituzionale, e ne trarremo tutti beneficio. Anche molti tra i monarchici più inveterati si augurano ora che un divorzio metta la parola fine a questi scandali. Sull'«Evening Standard» John Casey scrive: «Se la principessa se ne andasse e si risposasse, potremmo avere una possibilità di ricordarci ciò che è la monarchia». Quindi, a nome dei «Carlofili», ricorda che «tutti i guai della famiglia reale sono incominciati quando Lady Diana Spencer vi ha messo piede»; e se è vero ciò che Hewitt dice, anche lei si è comportata come lui e quindi è ora di piantarla di rappresentare il marito come freddo e infedele e di subire «gli psicodrammi noiosi» della moglie. «Diana ci ha fatto capire quanto possa essere distruttivo mutare la monarchia in una soap-opera». Tra i tabloid, il «Daily Express» riecheggia meglio questi toni: «Se la regina morisse domani, Diana diventerebbe regina. Vogliamo una tale regina? Quel che è troppo è troppo. La nostra mandibola non può cascare più giù di così di fronte a simili rivelazioni». Con la faccia di Hewitt, il resto della stampa popolare fa il tirassegno. «Che gran mucchio di balle - titola il "Daily Star" -. Non aiutate Hewitt a diventare ricco comperando il libro». E il «Mirrar», che ha dedicato 15 pagine all'evento: «Descrivere il maggiore come un rivoltante figuro è gentile. Ma era inevitabile che questa storia venisse raccontata, per le potenziali ripercussioni devastanti sulla monarchia». Le nove pagine del «Sun», sotto il titolo: «Questo sorcio non mi schiaccerà» contengono un monito: «Ora la priorità sono i principini, ma un divorzio vorrebbe dire che Diana li perderebbe, e sarebbe un disastro». Il benessere mentale di William e Harry, controbattono alcuni psicologi, è già compromesso. Jenny Cozens dell'Università di Leeds, sostiene che l'enorme pubblicità intorno al libro rischia di travolgerli e di farne degli hooligans: «I compagni di scuola li prenderanno in gi- ro e ciò li allontanerà dalla madre». Non tutti quelli che si sono precipitati a comperare il libro sono stuzzicati da un'equanime curiosità. Alcune lettrici, intervistate all'uscita dalle librerie, hanno detto di godere della partaccia che Diana fa davanti al Paese. Ma i più (sette lettori su 10, stando al «Sun») sono convinti che la partaccia l'abbia fatta Hewitt. Maria Chiara Bonazzi Il Daily Star «Non arricchite il maggiore comprando il suo libro» 1 M f|| HI Diana con un gruppo di volontari in partenza per l'Africa In apparenza imperturbabile nonostante le devastanti rivelazioni del libro di Hewitt Lady Diana è apparsa ieri in pubblico nel cortile della sua residenza di Kensington Palace [FOTO KEUTER]

Luoghi citati: Africa, Galles, Londra