La Slovenia si arrende all'Italia di F. Sq.

La Slovenia si arrende all'Italia EX JUGOSLAVIA I cittadini dell'Ue (e gli esuli italiani) potranno acquistare beni immobili La Slovenia si arrende all'Italia Cambierà la Costituzione, sì all'ingresso in Europa BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo tante tempeste, sul campo delle relazioni italo-slovene sembra tornato il bel tempo: «Siamo su una buona strada per arrivare ad una soluzione accettabile per tutti», ha detto il capo della diplomazia slovena Lojze Peterle. Ed a Lussemburgo i ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno sancito la svolta, affidando ai propri ambasciatori il compito di mettere a punto un mandato negoziale per avviare, si spera in tempi brevi, le trattative per l'associazione della Slovenia all'Unione (essere «associati» significa avere un rapporto privilegiato con l'Ue, non esserne membro a pieno titolo). Dopo gli incontri avuti con il ministro Martino e con il commissario europeo Brittan, gli sloveni hanno accettato di modificare la propria Costituzione, permettendo ai cittadini dell'Ue di acquistare beni immobili in Slovenia. In pratica è stata accolta la principale richiesta italiana: «Hanno ampliato a tutti una decisione che noi volevamo per pochi cittadini italiani», ha detto il sottosegretario Livio Caputo, «il fatto nuovo ed importante è che l'apertura della Slovenia comporta una europeizzazione del problema». Ora infatti sarà la Commissione europea a negoziare con Lubiana, mentre l'Italia potrà concentrarsi sulle richieste più specifiche: restituzione ai cittadini italiani dei beni espropriati ma non ancora privatizzati, e diritto di prelazione per gli ex proprietari italiani di immobili. [f. sq.]

Persone citate: Brittan, Livio Caputo, Lojze Peterle