Torino per due giorni capitale del ciclismo di Franco Bocca
Domani la Milano-Torino e giovedì il Giro del Piemonte, in attesa del gran finale al Giro di Lombardia Domani la Milano-Torino e giovedì il Giro del Piemonte, in attesa del gran finale al Giro di Lombardia Torino per due giorni capitale del ciclismo Puntuale all'appuntamento infrasettimanale d'inizio ottobre, torna a Torino il grande ciclismo. Domani la Milano-Torino, giovedì il Giro del Piemonte. Le due classiche sono state presentate ieri mattina nel corso di una conferenza stampa nella Sala delle Colonne in Municipio, cui sono intervenuti gli assessori comunali Corsico e Baffert, gli organizzatori Castellano e Covolo e alcune vecchie glorie torinesi tra cui Defilippis, che si impose nei Giri del Piemonte del '54 e del '58 e Martin, primo nella Milano Torino del '61. Entrambe le gare si concluderanno al Valentino, ma non più in viale Mattioli come negli anni scorsi, bensì in viale Medaglie d'Oro: un cambiamento espressamente richiesto dal Comune di Torino per non ostacolare l'accesso degli studenti alla Facoltà di architettura. Altra novità importante: dopo le proteste dell'anno scorso, e le polemiche che ne sono scaturite, gli organizzatori hanno deciso, sia pure a malincuore, di abolire i tre giri del circuito intorno al Valentino che nelle ultime edizioni avevano costituito l'epilogo del Giro del Piemonte. Si prevedono, dunque, meno disagi per gli automobilisti, ma anche meno spettacolo per i numerosi appassionati torinesi, che non hanno certo molte occasioni per vedere da vicini i big del ciclismo mondiale. Se si considera, inoltre, che è stata soppressa anche la salita della Maddalena (ufficialmente per la pericolosità della successiva discesa) è facile intuire come il Giro del Piemonte, dopo un timido tentativo di recuperare l'antico fascino, sia tornato alla sua prerogativa di ultimo collaudo in vista del Giro di Lombardia di sabato. Proprio questa particolare collocazione in calendario, d'altro canto, garantisce alla due classiche nostrane una partecipazione davvero super. Fra i 207 iscritti ci sono tutti i campioni ancora in attività: da Chiappucci a Sorensen (1° nella Milano-Torino '93), da Bortolami (neo leader di Coppa del Mondo) all'ex iridato Armstrong, da Berzin a Cipollini. Fondriest, Pantani e Rominger sono iscritti solo alla Milano-Torino, Furlan solo al Giro del Piemonte. Solo due i piemontesi in gara: il cuneese Perona e il biellese Barbero. L'ultimo successo di un torinese sull'uscio di casa risale al 1962: Balmamion nella Milano-Torino davanti ad Adorni. Ma l'anno prima entrambe le classiche furono vinte dai corridori di casa: la Milano-Torino da Martin e il Giro del Piemonte da Conterno. Altri tempi. Franco Bocca
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