Bruno: 30 milioni? Non li pago

Il segreto di Mazzone è semplice: gran muro difensivo e contropiede micidiale con Balbo e Fonseca FIORENTINA Maximulta al difensore dei viola, che si ribella e vuole tornare a Torino Bruno: 30 milioni? Non li pago E' andato senza permesso all'Appello del martedì FIRENZE. Una volta tanto pesano più 500 lire che 30 milioni. Le prime hanno volteggiato oltre le pareti divisorie in plexiglas dello stadio Artemio Franchi e hanno incocciato la testa dell'argentino Chamot, fresco fresco di espulsione. Ci sarebbe anche uno sputo, che sempre Chamot avrebbe indirizzato verso i tifosi viola che, intanto, lo stavano insultando mentre si accingeva a lasciare il campo. Anche i 30 milioni stanno per volare via, ma dalle tasche di Pasquale Bruno, multato dalla Fiorentina per aver partecipato (senza permesso) all'ultima puntata dell'«Appello del martedì». Per il caso Chamot si sta prospettando una sorta di battaglia legale. La società toscana, che teme una supermulta se non la squalifica del campo, ha già messo tutto in mano al proprio avvocato di fiducia, compreso un filmato esclusivo della Rai. Le riprese sono state inviate in rete durante la trasmissione regionale e mostrano l'argentino, sconsolato, lasciare il campo, poi guardare gli spettatori urlanti al di là della parete divisoria all'altezza della tribuna e... sputare contro la stessa. Il filmato prosegue e circa 20 secondi dopo Chamot, colpito alla testa, si porta le mani al volto coperto di sangue. Ora che cosa succederà? Per la Fiorentina ha parlato il dg Antognoni: «Una squalifica del campo? Resteremmo sorpresi, anche perché il filmato mostra che Chamot ha provocato gli spettatori. Questo certo non giustifica un gesto assurdo, ma i giocatori prima di tutto devono essere dei professionisti». Dalle 500 lire pesanti ai 30 milioni leggeri leggeri. Quelli che potrebbero sfuggire dalle tasche di Pasquale Bruno. Il suo presidente, Vittorio Cecchi Gori, lo aveva salassato anche lo scorso anno quando a seguito di una squalifica per tre giornate (per una rissa al termine di Fiorentina-Brescia e per la pipì annacquata durante un esame antidoping) gli aveva imposto un'ammenda complessiva di 23 milioni. Ma questa volta i milioni sarebbero 30. Bruno si è rivolto (pure lui) al legale, il fiduciario regionale dell'Associazione calciatori, per essere patrocinato. Non ha alcuna voglia di pagare la multa: anzi, ha la rabbia di chi si sente escluso dalla prima squadra, abbandonato, messo in un angolo, dopo che (in estate) sembrava destinato a fare da chioccia ai ragazzini della difesa viola. Bruno vorrebbe andarsene da Firenze, ha chiesto di essere ceduto in Inghilterra (piccole avances sono venute solo dal Crystal Palace), ma adesso sarebbe pronto a qualsiasi cosa pur di rivestire la maglia granata. Ma non a rinunciare ai 30 milioni, ovviamente. Alessandro Rialti

Persone citate: Alessandro Rialti, Antognoni, Artemio Franchi, Pasquale Bruno, Vittorio Cecchi Gori

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Inghilterra, Torino