La moda si spoglia sotto le «luci rosse» di Antonella Amapane

Milano, in passerella l'eros e il feticismo Milano, in passerella l'eros e il feticismo La moda si spoglia sotto le «luci rosse» MILANO DAL NOSTRO INVIATO Eros all'ennesima potenza. Quasi da avanspettacolo. Sulle passerelle piovono tutti i simboli del feticismo più sfrenato. Omaggio al postribolo? La moda usa segnali provocatori scoprendo tutto il possibile. Non si accontenta più della seduzione velata. Sceglie la via più esplicita, che affonda le sue radici nell'immagine storica della mangiatricc di uomini. A chi assomiglia la caracollante Carré Otis strizzata nella gonna che si apre fino all'inguine mostrando il reggicalze nero? Che ricordo evoca Carla Bruni strozzata nel collare, modello Histoirc d'O, mentre avanza su trampoli allacciati alla caviglia? Da Blumarine, ieri, la platea si è animata di fronte ai seni in bellavista di Isabella Rossellini, ridisegnati da provocanti corsetti. Sono impudiche le sciantose dai sederi fasciatissimi, bocche di fuoco e occhi bistrati. Manca il frustino e poi l'armamentario è al completo. Brandy ancheggia sfacciata sulle zoppe da instancabile passeggiatrice. E giù con i commenti da caserma, ma anche con le tesi a senso unico. Con le filosofie da salotto sul possibile risvolto sociale di tanta sguaiatezza. Moda a luci rosse. Dove, a ogni a defilé si aggiunge un tassello nuovo e sfaccettato. Un flash sul tema. Da Versace tengono banco le conigliette Versus. Smagate pin up adolescenti, ricche di sense of humor, tutte fiocchi e biancheria rosa, al limite dell'equivoco. Le ragazzine portano piccoli zaini caramella trattenuti da cinghie in marabù, pantofoline da «Telefoni Bianchi». Nel clima del boudoir non manca la nota futurista dei tubini condom. Cioè abiti e sottanine gommati, fluorescenti. Perché, in quest'immagine vecchia come il mondo, la novità sta soprattutto nella ricerca dei materiali. Nelle sete effetto cuoio, nei lurex lattiginosi. In pedana da Krizia (che ieri notte ha festeggiato in discoteca i suoi quarantanni di carriera) le ragazze escono praticamente in braghette: calzoncini di jersey e bustier color gelato. La sottana finisce nel dimenticatoio. Si allungano le giacche, ma sotto c'è soltanto lo slip pitonato. Il body è una rete tatuata. L'abitino a fiori, da lolita, si porta senza nulla sotto. Greta Scacchi appluade estasiata. Qualcuno sostiene: «Una bellezza tanto urlata serve anche a tenere le distanze dagli uomini, che la temono come il demonio». Alle donne non interessa più sedurli, ma schiacciarli. Ci si veste per se stesse. Fuori scoperte, dentro distanti. Il viso impenetrabile, nonostante i chili di trucco. Agli eccessi però segue la realtà, moderatamente erotica, di Giorgio Armani. «E' bello fare l'amore», dice lo stilista riconoscendo che nell'aria c'è una gran voglia di moda sexy. Ma lui, come sempre, riesce a tradurre con equilibrio e buon gusto le esigenze della gente comune che non si riconosce nella tenute da vampiressa. L'Emporio è comunque una sorpresa. I pantaloni latitano. Al loro posto arriva una microgonncllina, quasi un fazzoletto, aperta ai lati, lascia intravedere i glutei. Sopra, una liseuse trasparente e leggera come un soffio. E' impalpabile il sex appeal suggerito da re Giorgio. Parla di femminilità ritrovata la sottoveste in daino e l'abito con il reggiseno sagomato. La platea sgrana gli occhi incredula di fronte al reggipetto armaniano. Un accessorio che fino a ieri non è mai comparso nel teatrino di via Borgonuovo. Scopritevi quanto e come volete, ma fatelo. Il messaggio generale è chiaro. Si può cedere al richiamo delle sirene immaginate da Missoni fra le onde di maglia celeste. Oppure sognare con le suggestioni di Alberta Ferretti che, come ili un romanzo di Liala, vesto la sue eroine con sandaletti di pitone rosa coordinati alla cinta pronta a strizzare vestine lucide e scollate. Se non osate aggiungete un trench alla Bogart. Urna Thruman, la nuova fiamma di Geere, preferisce non esagerare. «Mi piacciono i vestiti della Ferretti perché sono intriganti, ma non sguaiati», diceva ieri nel cortile del palazzo di via Donizetti, appena acquistato dalla stilista. Le vendite si impennano, le boutique fioriscono come funghi. Hanno aperto i battenti i nuovi punti vendita Borsalino, Strenesse, Romeo Gigli, Alviero Martini, Piero Guidi: è finita la crisi? Antonella Amapane Armani: c'è voglia di puntare sullo stile sexy A sinistra la top model Carla Bruni

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