Mike: mando in galera chi mi accusa
Mike: mando in galera chi mi accusa Mike: mando in galera chi mi accusa La Fininvest: lui non c'entra con le selezioni del gioco m ' m » ì t * I HI LA RUOTA DELLA FORTUNA MILANO O letto cose vergognose sui giornali. Metà di voi ha scritto solo cazzate. Qualcuno lo mando in galera». Fa il nervoso Mike Bongiorno dopo l'inchiesta della magistratura di Torino che sfiora la sua «Ruota della Fortuna», dopo quei titoli di giornale, dopo le polemiche, dopo l'ombra che gli è caduta addosso. Dal palco del Palatrussardi dove si registra «Festival Italiano» (Canale 5, da questa sera, ndr) Mike Bongiorno guarda i giornalisti. Dall'alto al basso. Lui su quei quattro scalini rosa e azzurro che sembrano nuvole, più giù (in attesa) i taccuini aperti. «E questi chi sono?», chiede Mike Bongiorno. Allegria, non è che l'inizio. Poi, d'un fiato: «Ah, sono giornalisti. Io non dico niente. Avete letto il comunicato della Fininvest? Lì c'è tutto. Non parlo. Ogni cosa detta serve solo a farvi continuare a scrivere. E metà di voi hanno scritto solo cazzate». Pausa. Poi riprende ed è quasi un sibilo: «C'è gente che manderò in galera. Non ho niente da dire». Ma poi qualcosa la dice in un'intervista a un'agenzia. «Non so nulla riguardo ai rapporti intercorsi tra la Fininvest e Giuseppe Mazzocchi, indagato dalla procura di Torino». Domanda. Mazzocchi, però, ha ammesso di aver fatto un piacere alla Fininvest, avvisando l'Elettronica Industriale, cioè la società del gruppo che si occupa dell'aspetto tecnico delle tre reti, dei possibili controlli sulle frequenze. Risposta: «E io cosa c'entro? Perchè non andate da Galliani? Perchè non chiedete all'Elettronica Industriale?». Il comunicato della Fininvest prende nettamente le difese del presentatore: «L'ipotesi che Mike Bongiorno possa essere chiamato a testimoniare davanti al magistrato di Torino appare arbitraria e improbabile. L'indagine non riguarda lo svolgimento del gioco ma quello della selezione e dell'ammissione dei concorrenti al programma». E ancora, fino agli «osanna»: «Mike Bongiorno non ha mai avuto la minima ingerenza in questa fase preliminare, esce da questa vicenda assolutamente indenne, è un uomo di eccezionale rigore professionale, alcuni giornalisti - quanto a correttezza professionale - hanno solo da imparare da lui». Tutta la Fininvest è schierata in difesa dell'uomo delle sponsorizzazioni miliardarie, delle audience da record, del presentatore «di eccezionale rigore professionale sin da quando è nata la televisione». No, Mike non si tocca. E tutti chiedono che si parli solo dello spettacolo - l'anti Festival di Sanremo - con la scenografia che (dentro) sembra il teatro Ariston (fuori) di Sanremo. Ci sono i cantanti che vanno e vengono, l'Antonella Elia con il vestitino corto blu elettrico e la mamma appresso, e lui (inossidabile) in camicia jeans, pantaloni jeans, giubbotto blu, faccia nera. Anzi nerissima per quell'inchiesta torinese che ha portato i magistrati a frugare nel meccanismo della «Ruota», a sequestrare gli elenchi dei candidati al gioco, a pensare di interrogarlo. Proprio lui, Mike Bongiorno, come testimone davanti a un giudice torinese. Fatma Ruffini, ideatrice della «Ruota della fortuna», adesso di «Festival italiano», in passato di tante produzioni del Biscione, scende in campo a difendere Mi¬ ke e la «Ruota della fortuna». «Ma l'avete visto il gioco? Non si può intervenire e manomettere», spiega per l'ennesima volta, convinta che tutto si risolverà in una bolla di sapone. Entra nei dettagli: «Non può esserci trucco. E' un gioco meccanico. E poi Mike arriva in studio all'ultimo momento, gli danno una scheda con i nomi dei concorrenti. E basta». Aggiunge, Fatma Ruffini: «Selezioni truccate? Ma sapete quanta gente ci chiede di partecipare alla trasmissione? La segretaria, il parrucchiere, tutti vogliono partecipare. E' un gioco. Non si può truccare. Se arrivi su un "perdi tutto" perdi la partita anche se prima sai già la frase da indovinare. Nooo, nessun trucco nelle selezioni. E poi per quelle Mike non c'entra. Le fa solo l'autore, le fa Alvise Borghi». Fabio Potetti «La Ruota non si può assolutamente truccare Io non so nulla, chiedete a Galliani» Mike Bongiorno è molto amareggiato e se la prende con i cronisti: raccontate cose inesatte
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