Bettino ride da Hammamet «Non so di che cosa si parla»

«F ininfluente e io non l'avevo mai visto» Bettino ride da Hammamet «Non so di che cosa si parla» BATTAGLIA DALL'ESILIO LROMA INGOTTI? Cosa? Ma quali lingotti d'oro? Ma siamo matti? Non capisco di che cosa si parla...». Dall'altra parte del telefono, unico strumento di comunicazione con il mondo esterno, la voce di Bettino Craxi arriva squillante dall'eremo tunisino di Hammamet. Per l'ex-segretario socialista è normale: più gli piovono addosso accuse di ogni tipo e più lui si mostra sicuro. E anche di fronte alle rivelazioni di Giorgio Tradati, che è arrivato a parlare di fondi del psi trasformati in lingotti d'oro, Craxi almeno appare] uemente non si scompone. Il suo commento è affidato all'ironia e a qualche risata sarcastica. Ormai è bravissimo a recitare questa parte. Lo deve aver fatto tante e tante volte che ormai gli viene quasi naturale: una battuta e prima che l'interlocutore replichi l'ex-segretario socialista è già passato ad un altro argomento. Questa volta si parte dai lingotti e si arriva al piede malato. «E' davvero una sfortuna spiega l'ex-segretario socialista - non accenna a guarire. Un vero inferno. Prima o poi risolverò il problema ma per adesso il piede non dà segni di miglioramento. Sarei quasi lieto che tutti quelli che ironizzano venissero a vedere che spettacolo è! Vedrebbero quanto è bello! Che cosa ho? Ma che ne so! I medici parlano di "volume", di un problema grave in cui incappano i diabetici». Sugli altri argomenti Craxi rimane sul vago. Non ha voglia di parlare. Le vicende che hanno coinvolto il giudice Di Pietro? Risponde: «Ho visto che ci sono state tante polemiche». Ed ancora: cosa pensa Craxi della possibilità che Di Pietro punti a fare il presidente del Consiglio come azzarda qualcuno? «lo - risponde - non ho titolo per parlare di questo. Un giornale mi dovrebbe offrire una collaborazione. In questa situazione potrei fare solo delle chiacchiere da bar, ma io non vado al bar». L'ex-segretario socialista diventa più preciso solo quando tira fuori la dichiarazione che ha preparato per rispondere alle ultime accuse. Spiega che Tradati aveva rapporti con l'amministrazione del psi perchè ammini¬ strava la Gbr, una televisione locale controllata dal partito. Che egli stesso non ha mai negato in passato l'esistenza di conti all'estero del psi. Aggiunge, però: «Le som¬ me in questione sono sempre state a disposizione del partito socialista e non sono mai state utilizzate da me, su mia indicazione, per attività diverse da quelle politiche». Per avvalorare questa tesi Craxi precisa che dopo la morte di Balzamo informò dell'esistenza di quei conti anche i suoi successori alla carica di segretario del psi. «Ne diedi - racconta - comunicazione e li misi a disposizione di Benvenuto che mi pregò di sprassedere in attesa che fosse fatta una verifica sullo stato generale dell'amministrazione... Feci la medesima cosa con Del Turco che mi ringraziò. Ma non avendo avuto da lui nessun cenno di risposta e nessuna richiesta, gli inviai in una busta chiusa, consegnata a mano, il materiale riguardante questi conti esteri con due lettere di accompagnamento. Una indirizzata ad un suo stretto collaboratore, l'altra a lui personalmente, in cui mi dichiaravo disponibile per i chiarimenti che avrei potuto dare. Le lettere non ebbero nessuna risposta». Poche frasi per dire che Giorgio Benvenuto e Ottaviano Del Turco ne sapevano quanto lui e per provare che si trattava di soldi del partito. Poi, dopo aver illustrato tutte le peripezie finanziarie del psi, Bettino Craxi chiede ai giudici milanesi di chiamare in ballo «i fiduciari e i professionisti» che hanno avuto il ruolo di Tradati per gli altri partiti. «Altrimenti aggiunge - siamo di fronte al solito sgradevole e ingiusto sapore della discriminazione». Infine come sempre l'exsegretario socialista indossa i panni del gran «perseguitato», dell'uomo ; he è diventato il «capro espiatorio» delle colpe di molti. «Io - prevede penso che presto o tardi, se non tutte, almeno una gran parte delle verità verranno a galla e verranno su tutti, ivi compresi coloro i quali si impancano ad inflessibili giustizieri». Ma anche questa parte oramai il Craxi di Hammamet la recita a memoria. [au. min.] «Piuttosto parliamo del mio piede Vengano a vedere come è bello... Questa malattia è un inferno» «Vadano a cercare i Tradati degli altri partiti, altrimenti siamo alla discriminazione» i