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Un film sulla strage di Rio Un film sulla strage di Rio Hollywood riscrive la storia dei bambini uccisi dalla polizia SAN PAOLO. Il massacro di bambini di strada avvenuto l'anno scorso di fronte alla chiesa della Candelaria a Rio de Janeiro è diventato il soggetto in un film. La pellicola, tratta dal libro di una sociologa brasiliana che protegge i «meninos» di Rio, avrà come protagonisti Daniel Day-Lewis, Danny De Vito, Antonio Banderas e Susan Sarandon o Glenn Close. Per evitare ritorsioni e minacce della polizia carioca, che emerge come principale incriminata della vicenda, il film sarà girato in Portogallo. Il «cattivo» della storia, uno dei sottufficiali di polizia oggi in galera dopo che è stato provato il suo ruolo decisivo nello squadrone della morte che trucidò gli otto bambini addormentati nel luglio 1993, sarà interpretato da De Vito. Il colonnello Brum, il poliziotto «buono» che porta alla luce la torbida vicenda, sarà impersonato dall'astro spagnolo Banderas. I bambini saranno tratti invece dal cast di un musical in scena a Rio, «Os sinos da Candelaria» sullo stesso argomento. Yvonne Bezerra de Mello, la sociologa e pittrice che da anni si è dedicata alla missione di proteggere i minorenni abbandonati di Rio, ha scritto sull'episodio il libro «le pecorelle smarrite e i loro boia». La Zel- der productions ha comprato i diritti sulla storia per soli 50 mila dollari, ma ha dovuto accettare le ferree condizioni della Bezerra. Per vendere i diritti sul libro, la Bezerra ha infatti chiesto e ottenuto che una parte degli incassi del film sia adibito a progetti sociali in favore dei minorenni abbandonati di Rio, e che la storia non venga trasformata «in una tragedia hollywoodiana». «Dev'essere un film-verità, sul modello di Costa-Gravas o del neorealismo italiano, con un messaggio da trasmettere». La produttrice e sceneggiatrice canadese Caroline Zelder ha passato un mese a Rio con Bezerra per assimilare ambiente e personaggi. «Quello che vogliamo trasmettere nel film sono tre ideologie: come affrontare il problema dei bambini abbandonati, raccontare la mia versione dei fatti, e legare la storia a un contesto più ampio di denuncia», ha detto la Bezerra. [e. st.]