« Sulla Rai solo una gaffe »

« « Sulla Rai solo una gaffe » Scognamiglio minimizza sul canone e critica la Moratti sulle nomine ROMA. Venti di pace sulla Rai? «Mi è sembrata una gaffe del governo». Carlo Scognamiglio liquida con nonchalance il giallo dei miliardi di canone di concessione Rai, riportato a 160 miliardi nella finanziaria dopo che il decreto salva-Rai lo aveva tagliato a 40. Un blitz confuso, interpretato come un attacco del governo al servizio pubblico, sul quale è intervenuto persino il presidente della Repubblica Scalfaro. Cosa sia accaduto, il presidente del Senato non lo spiega. «Per me è stata una sorpresa. E comunque anche il governo ci ha messo poco a capire che era una gaffe». Capitolo chiuso, dunque, quello dei denari. Ma Scognamiglio getta acqua sul fuoco anche sullo scontro politico su nomine, piani editoriali e decreto da trasformare in legge, che arriverà allo show-down in settimana, tra la commissione parlamentare di Vigilanza e quella Cultura della Camera. «Si sono esagerati i toni», è il parere del presidente del Senato. Che bacchetta Moratti e soci per aver fatto le nomine prima di aver presentato il piano editoriale alla Vigilanza parlamentare. Ma poi ripropone la sua soluzione: se il piano editoriale venisse bocciato martedì in commissione, basterà riscriverlo secondo gli indirizzi emersi nel dibattito. Nessun bisogno che il eda si dimetta, in sostanza, è la sua ricetta pacificatoria. Subito fatta propria da Tatarella e da Taradash. Anche il ministro delle Poste è rassicurante. «Stiamo serenamente valutando tutte le possibilità tecniche e finanziarie per potenziare e difendere il servizio pubblico», dichiara a proposito della famosa «gaffe» sul canone aumentato. Quanto al eda, «la sua permanenza non è legata all'approvazione del piano di risanamento. Dobbiamo applicare le leggi; è solo un iter procedurale che non può avere conseguenze giuridiche sulla vita del consiglio». [m. g.b.]

Persone citate: Carlo Scognamiglio, Moratti, Scalfaro, Scognamiglio, Taradash, Tatarella

Luoghi citati: Roma