Sme sempre più in forma

Sme sempre più in forma Sme sempre più in forma Per la società da privatizzare un attivo di 26,3 miliardi ROMA. E' una ricca Sme quella che, entro il 20 ottobre, Tiri dovrebbe cedere al miglior offerente. La semestrale '94 approvata ieri dal eda parla di utili netti pari a 26,3 miliardi per il gruppo e di 7,5 miliardi, per la Sme spa. In termini omogenei si tratta di un incremento, rispetto al giugno '93, di 1,9 miliardi per il gruppo e di 1,8 miliardi per la Sme. Le vendite consolidate nel primo semestre del 1994 sono state pari a circa 2025 miliardi con un incremento del 4,7%. Si conferma la solidità del gruppo: le disponibilità finanziarie nette della capogruppo ammontano a 481 miliardi contro i 303 del giugno '93. «Un punto di forza, che rischia di trasformarsi in elemento di debolezza - rileva una nota - se tali risorse non potranno trovare, a breve termine, impiego nei piani di sviluppo delle attività Sme». Aumenta l'occupazione che tocca le 14.572 unità. Sul fronte utili c'è da sottolineare che per confrontare i dati del '93 che parlavano di utili di gruppo per 65,2 miliardi e di 66,5 miliardi per la Sme bisogna eliminare l'apporto delle plusvalenze relative alla Pavesi, del dividendo Italgel e del mancato incasso, nel primo semestre '94, dei dividendi di Gs e Autogrill. Soddisfatto il presidente della Sme, Giancarlo Elia Valori. Si tratta di risultati «eccellenti» ha sostenuto nella relazione di presentazione della semestrale '94. Risultati che prefigurano un bilancio '94 con utili e fatturato in sintonia con i buoni risultati del '93. «La Sme è oggi un'azienda che non solo crea utile e occupazione, dando impulso alle attività economiche ad essa collegate, ma che è anche una officina di idee, che mette a frutto una esperienza secolare». E proprio sulle privatizzazioni si è soffermato Valori nella sua relazione. Il presidep"1 della Sme è convinto che «sia necessario privatizzare» e che «la politica delle privatizzazioni deve necessariamente essere funzionale allo sviluppo della nostra economia e della nostra società», per questo «ho sollecitato più volte gli organi competenti ad iscrivere la politica delle privatizzazioni in un'ampia e puntuale strategia di sviluppo. Privatizzare in Italia vuol dire dare un nuovo assetto al sistema economico industriale, che comporterà anche «considerevoli modificazioni nell'assetto sociale» del Paese. Guido Rossi presidente della Ferfin La finanziaria del gruppo Ferruzzi è tornata all'utile

Persone citate: Giancarlo Elia Valori, Guido Rossi, Valori

Luoghi citati: Italia, Roma