Terrore da peste anche a Londra
Quindici indiani bloccati al valico di Como Brogeda. Primi morti a Delhi Quindici indiani bloccati al valico di Como Brogeda. Primi morti a Delhi Terrore da peste anche a Londra Aliatine (rientrato) per 8 turisti LONDRA. Dopo l'allarme (rientrato) dei sospetti casi di peste a Berlino, ieri la paura della «morte nera» è arrivata in Gran Bretagna. I sintomi del male si sono manifestati in otto viaggiatori di ritorno dall'India. Nel corso della giornata, esami più approfonditi hanno permesso di escludere il contagio, ma resta la preoccupazione per gli altri casi incerti e l'allarme è destinato a durare perché in Inghilterra la comunità di immigrati dall'ex colonia è numerosa (oltre un milione) e il movimento quotidiano di persone sulle linee aeree da e per l'India è imponente. Il direttore britannico della Sanità, Kenneth Calman, ha commentato che «la scoperta di casi sospetti dimostra semplicemente l'efficienza delle nostre misure di sorveglianza. E anche se venissero individuati dei malati, non c'è rischio di ulteriore contagio da noi: è raro che la peste si trasmetta da persona a persona, in assenza di topi e pulci». Ma la stampa, soprattutto quella popolare, soffia sul fuoco. Ieri il «Daily Mirror» definiva «patetiche» le misure preventive adottate e accanto alla foto di un aereo dell'Air India nell'aeroporto londinese di Heathrow scriveva: «Questo aereo potrebbe aver portato la peste in Gran Bretagna». Preoccupazioni anche in Italia: ieri al valico di Brogeda fra Chiasso (Svizzera) e Como quindici turisti indiani partiti da Bombay e arrivati da noi via Londra e Amsterdam sono stati fermati e portati per accertamenti in ospedale. Gli ultimi dati ufficiali dicono che in India la peste avrebbe provocato 56 decessi. Ma sem- bra che in realtà i morti siano più di trecento. Ci sono state le prime vittime a New Delhi. Due persone, un giovane di 18 anni e un bambino di cinque, sono morti all'Istituto di scienze mediche. Nel dare la notizia, il quotidiano «The Times of India» ha precisato che tutti e due avevano contratto il morbo nella capitale in quanto non erano mai stati a Surat (l'epicentro dell'epidemia) e non avevano avuto alcun contatto con persone provenienti dallo stato di Guyarat. Questo è un elemento di ulteriore preoccupazione, dato che finora si riteneva che tutti i 36 pazienti ricoverati negli ospedali di New Delhi venis¬ sero da Surat. Ieri si è anche appreso che tre dei quattro pazienti sotto osservazione nello stato di Madia Pradesh sono risultati positivi alle analisi per la peste polmonare. E nello Sri Lanka è stato individuato un quarto caso sospetto. Si tratta di un marinaio russo in servizio su un mercantile che aveva fatto tappa a Bombay. Gli altri tre sono cittadini cingalesi tornati di recente dall'India. Nel mondo si prendono e si studiano nuove iniziative per scongiurare l'espansione del morbo al di là dei confini indiani. Esperti dei 12 Paesi dell'Unione Europea si sono riuniti a Bruxelles per dicutere misure comuni di profilassi. In Olanda, la compagnia aerea Klm ha annunciato che chiederà ai suoi passeggeri in partenza da New Delhi, Calcutta e Bombay che sia annotata sui biglietti staccati in quegli aeroporti una certificazione medica. Fuori d'Europa, il governo di Singapore ha chiesto ai datori di lavoro di non importare manodopera indiana fino a quando l'epidemia di peste non sarà finita. Attualmente i lavoratori indiani nell'isola-stato sono circa 10 mila. La Korean Air, la compagnia di bandiera sudcoreana, ha sospeso tutti i voli da e per l'India, mentre le autorità di Seul hanno deciso di sottoporre a rigorosi controlli medici e forse addirittura a sei giorni di isolamento tutti i viaggiatori che siano passati da Bombay. Anche il ministero della Sanità cinese ha preso una serie di misure precauzionali: controlli alle frontiere tra l'India e il Tibet e all'aeroporto di Pechino. L'unico volo che collega l'India alla Cina è il volo della Ethiopia Airlines che, nella rotta Addis Abeba-Pechino, fa scalo a Bombay. Un portavoce del ministero ha anche smentito la notizia che un malato di peste sia stato individuato tra i passeggeri in arrivo nello scalo della capitale, [e. st.] Pechino chiude la frontiera del Tibet e Singapore blocca gli immigrati Gran consulto dei Dodici per decidere una strategiaeuropea contro il morbo A sinistra, gente in fila davanti a una farmacia omeopatica a New Delhi. I fazzoletti sul volto dovrebbero proteggere dalla peste polmonare Sopra, topi uccisi per arginare il morbo [fotoreuteransa]
Persone citate: Kenneth Calman
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