Addio alla Fininvest Farò Teleindustria»

P Addio alla Fininvest Farò Teleindustria» CONTRO FUNARI UN titolo enorme: «Viva YIndipendente. Basta con la telenovela». Un fondo che occupa tutta la prima pagina, durissimo contro l'editore Andrea Zanussi e soprattutto contro l'ex I direttore editoriale ' Gianfranco Funari. Andrea Bacialli, re; sponsabile dell'Indi- : j pendente, va giù pe- ~ sante: «Questo giorna- „& le è arrabbiato - scrive ££ - e il capo degli arrab- £5 biati sono io...». £~ Funari, dica la verità: quando ha visto ^(Indipendente» le è venuto un colpo... «E perché? Quella è una pagina storica...». Addirittura? «Certo. Mai su un giornale l'imbecillità è slata rappresentata tanto bene». Ammetterà che l'articolo di Bacialli era spiritoso... «Io ragiono da manager, e per me quel pezzo era soprattutto stupido. E poi le confes-; serò una cosa: non l'ho-' letto fino in fondo». Era troppo arrabbiato? «Macché, avevo cose più importanti da fare». Senta, Funari, in due risposte lei ha dato ai suoi giornalisti degli imbecilli e degli stupidi. Non è il modo migliore per farsi voler bene. Non crede? «Veramente io parlavo solo di Bacialli. E poi ho le mie ragioni. Vede, io con VIndipendente non ho mai avuto un contralto. E sa perché?». Non si sarà accordato sul compenso... «E invece no. Non ho mai avuto un contratto perché a me non interessa il posto di lavoro, mi interessa il lavoro, che ha come conseguenza posti di lavoro per tulli. Anche per i giornalisti». Ma lei i suoi giornalisti li ha mai conosciuti? «Leggo quello che scrivono». Però in faccia li ha visti poco... «Molto poco. Ma che vuol dire?». Beh, sul giornale di ieri si racconta di una sua frase in redazione: «Vi dirò tuia cosa che vi darà fastidio. Io so' ricco, ma tanto ricco: nun c'ho i milioni, c'ho i miliardi...». «Questa è una gran fregnaccia. Sono stati loro a parlare di soldi, non io. Mi hanno attaccato: "Tu dici di voh-r salvare il giornale, ma se non t:i ri'-s' -e ne torni alla tua tv, ai tuoi miliardi". Non ho neppure risposto: è una delle battute più cretine che abbia mai sentito». Bacialli ha scritto: «Ho dovuto trascrivere titoli e sommari che mi venivano dettati dal regista di Funari». E' vero che il direttore del suo giornale era costretto ad obbedirle senza fiatare? «Bacialli ini obbediva (mando riusciva a capire quello che gli dicevo. E non succedeva spesso». Sia sincero, a che punto stanno le cose, dopo questa pagina ((Storica»? «Al punto di prima. Io continuo nella mia opera di manager per concludere un accordo definitivo con l'editore. Nessun divorzio». E su che cosa vi dovete mettere d'accordo lei e Zanussi? «Lui ha detto che deve ristrutturare perché non sta più nelle spese. Faccia quello che vuole. Ma quando arrivo io deve partire un piano di rilancio. Io mi gioco la faccia, con VIndipendente: non cerco il denaro, io. Cerco il successo». Le servirà un nuovo direttore? Bacialli l'ha spernacchiata davanti a tutti... «Guardi, andrà a finire che il direttore dovrò farlo io. Con la tessera da giornalista pubblicista, come faceva Ugo Stille al Corriere». E come farà con la tv? «Ho un computer a casa e uno a Cinecittà. E poi ho quattro o cinque collaboratori strettissimi». Tra cui quel Corbella che dettava i titoli a Bacialli... «Quante storie... Sarà successo un paio di volte. E solo perché Corbella sa usare il computer e io no. Io dettavo a lui, e lui dettava a Bacialli. Io con le mani non so fare nulla. Manualità zero, io. E poi non è una novità: non ero direttore responsabile soltanto perché non avevo voglia di prendere la tessera da giornalista: mi sembrava scaramantico per la mia trasmissione restare "giornalaio"». E adesso? Lei ha annunciato a «Sorrisi e Canzoni» che questa sarà l'ultima stagione in tv. Che succede, si vuole sganciare da Berlusconi? «Guardi, che Berlusconi sia il presidente del Consiglio è un nonproblema. Le opposizioni strillano, ma non capiscono nulla. 11 loro è analfabetismo televisivo. Non hanno capito che la 500 è diventata una Formula 1. Qui tutti contestano le nomine della Rai, che sono irrilevanti. Si parla di linee editoriali, di piani, di programmi. E invece la tv deve essere utilizzata in modo alternativo. Bisogna cambiare l'uso del mezzo. E loro non sanno dove mettere le mani...». Immagino che invece lei sappia bene dove metterle. O no? «Certo che lo so. Io dovevo fare una conferenza stampa dopo l'incontro con Bossi a Ponte di Legno. Lo sa perché non l'ho fatta più?». Io no... «Allora glielo dico io: aspettavo che si muovessero loro. Io ho un piano preciso, ma sono stato zitto: non volevo che si pensasse che cercavo una poltrona». Scusi Funari, ma il suo piano che cos'è? Il famoso terzo polo di cui si parla da sempre? «Io dico basta con questa tv. Dico basta con la Rai e la Fininvest. Io voglio una televisione nuova, una tv che dia dei risultati veri». Anche in politica? In fondo con Antonio Guidi la sua tv ha creato un ministro... «Io ho dimostrato che la televisione può fare molto, ma me ne fotto dei politici. La tv deve fare molto per i cittadini. La strada del futuro é una sola: ho in mente una strategia per rilanciare la micro, la piccola e la media azienda. Quella che non ha credito dalle banche, che è messa in croce per dieci milioni di rosso. Hanno bisogno di un rilancio. E io glielo darò». E vuole farlo con la tv? «Certo, con la "mia" tv. Io ho uno slogan: "La televisione, un'industria al servizio dell'economia". Vede, l'Italia, dal punto di vista della creatività, è un immenso catino di denaro. Bisogna solo andare a raccoglierlo. Ci sono aziende che hanno bisogno di costruirsi un'immagine, di trovare canali per smerciare i loro prodotti. E io farò in modo che li trovino». Scusi, Funari, ma l'tdndipendente» che cosa c'entra? «Il giornale può fare la sua parte. Sta a Zanussi decidere». Guido Tiberga <E' una prima pagina storica. Mai, su un giornale, l'imbecillità è stata rappresentata tanto bene...» NARI me: «Viva Basta con Un fondo ma pagina, re Andrea ontro l'ex : ~ „& ££ £5 £~ — ^toconla><, # , ■*.* -11.'. P AddFarò«vai La prima pagina dell'Indipendente ieri, che attacca l'ex direttore editoriale Gianfranco Funari La prima pagina dell'Indipendente di ieri, che attacca l'ex direttore editoriale Gianfranco Funari

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