Il «capolavoro» di Mike

Il «capolavoro» di Mike Il «capolavoro» di Mike Lanciò anche Ylenia Carrisi IL TELEQUIZ PIÙ'AMATO SE Arbore cantava «Vengo dopo il tiggì», Mike Bongiorno potrebbe affermare tranquillamente il contrario, senza sbagliare: «Vengo prima del tiggì». «La ruota della fortuna» vanta, tra i suoi tanti record, un potere quasi magico di traino. Lo sa bene Enrico Mentana, il cui Tg5 ha sorpassato molte volte il rivale di Raiuno grazie al pubblico di Mike, spessa troppo pigro per cambiari.' canale. Una ruota-piena di misteri, quella di Mike. E' misterioso il successo che la trasmissione quotidiana ha da cinque anni, da quando apparve, nell'89, sul video. Si tratta in fondo di un giochino, un lontano parente dell'Impiccalo di scolastica memoria. Il meccanismo è semplice. Tre concorrenti, una frase da indovinare, una ruota che assegna un valon alle singole lettere. A turno, ogni giocatore «chiama» una consonante, sperando che sia presente nel cruciverbone: si possono anche «comprare» le vocali, cercando di azzeccare quelle utili alla comprensione del mistero. Vincite, sui 4-5 milioni a puntata; massimo storico: 11 milioni. Banale, ma funziona. Più di sei milioni e 700 mila spettatori in media, con punte fino a 10 milioni: neppure i 300 giorni consecutivi di messa in onda saziano i «ruotadipendenti», tutti fedelissimi. Lo sapeva Mike, che predicava sicuro, al debutto: «E' un gioco divertentis¬ simo, tiene banco nelle mattinate tv d'Oltreoceano: avrà un successo travolgente anche da noi». Preveggente Mike. La sua corsa ai diritti della trasmissione durava da 12 anni ed è stata premiata. «Nel mio futuro c'è "La ruota della fortuna" - ha ripetuto nel maggio scorso, festeggiando i suoi 70 anni -. In America la fanno da 25 anni, qui siamo soltanto all'inizio...». Magico Mike e magica ruota. Che lancia una valletta senza doverla svestire né farla parlare. Paola Barale da Fossano, 27 anni, passato da ostacolista, misure di tutto rispetto (uno e settanta per 98, 68, 96), è diventata famosa senza sforzi. Le è bastato assomigliare a Madonna, e andare in discoteca travestita come la popstar: notata dalle persone giuste, è finita nel programma. Quasi muta, sorridente, si è conquistata un posto nel sole tv girando le letterone del cruciverba e mostrando solo mezza gamba. Ruota fortunata dunque. Ma non per tutti. Basti pensare alla prima valletta dello show, Ylenia Carrisi, la figlia scomparsa di Al Bano e Romina. O ricordare l'arbitro del programma, il coautore Illy Reale, morto in un incidente d'auto nell'agosto '93 e «andato in onda» ancora per molte puntate dopo il fatto, causa la registrazione. Come accadde a Nick Novecento al Maurizio Costanzo: cose che capitano su Canale 5. Ruota della fortuna dunque, e perché no?, della pubblicità. Mike, con i suoi prosciutti (vendite aumentate del 55%), i dentifrici e i ravioli trattati come amici sinceri da festeggiare si è aggiudicato persino un Award, ambitissimo Oscar tv, per «meriti pubblicitari». La motivazione: «Ha elevato la promo-sponsorizzazione a dignità di spettacolo». Scusate se è poco. Nella «Ruota» ha girato di tutto. Sarà che aspettando la cena, alle sette di sera, il dito sul telecomando, lo spettatore è ben disposto. Si è fatta anche politica: il talento pubblicitario di Mike non ha saputo rinunciare a uno «spottone» di 4 minuti prò Silvio, in tempi d'elezioni. E ci è passato anche il Quizzy, nello show, primo millantatissimo aggeggio interattivo dello schermo nostrano... Insomma. Il Risorgimento ha fatto l'Italia e la tv, si dice, gli italiani. Accettato l'assioma: che ha fatto la «Ruota» di Mike? Cristina Caccia La valletta della «Ruota» Paola Barale

Luoghi citati: America, Fossano, Italia, La Valletta