Le tute blu in piazza Abete sdrammatizza
Interno Le tute blu in piazza Abete sdrammatizza LA MANOVRA SOTTO TIRO TROMA AGLI alleillusioni?No,replica a Berlusconi il leader della Uil Pietro Larizza, «sono tagli ingiusti per quasi 12 mila miliardi sulla pelle dei lavoratori e dei pensionati, gli unici ad essere veramente colpiti dalle misure economiche del governo». La tensione cresce nel mondo del lavoro all'indomani della proclamazione dello sciopero generale per il 14 ottobre da parte di Cgil-Cisl-Uil ed, invano, il presidente della Confindustria Luigi Abete tenta di gettare acqua sul fuoco, dando un colpo al cerchio e uno alla botte. La manovra, a suo avviso, va verso obiettivi di razionalizzazione della spesa, rigore ed equità, dando perla previdenza una risposta stabile al futuro assetto del settore. «Però - aggiunge - le preoccupazioni, pur legittime dei sindacati, potrebbero essere in parte superate con una valutazione complessiva del contesto della manovra, mentre aspetti particolari potrebbero essere analizzati in sede parlamentare, come ad esempio quello delle pensioni di anzianità». La Farmindustria, invece, contesta duramente gli ulteriori interventi sul prezzo dei farmaci, mentre la Confcommercio manifesta perplessità sui tagli alla previdenza, ma rinvia un giudizio completo sulla manovraa dopo una più «attenta verifica della destinazione delle risorse pubbliche». Le valutazioni discordi accendono la polemica e, intanto, continuano ad esplodere ovun¬ que scioperi spontanei e manifestazioni di protesta. Mentre si annuncia per oggi una fermata alla Fiat di Termini Imerese e per martedì alla Fiat Mirafiori, ieri il lavoro è stato sospeso in parecchie aziende piemontesi, venete, toscane, meridionali in diversi settori produttivi. Fra le altre, la Teksid Fiat di Borgaretto con dimostrazione e blocco stradale, la centrale della Lavazza, la Alessia-condotte, la Zegna-Baruffa, Lancia e Fiat Ricambi di Verronè, Piaggio di Pontederà (i lavoratori hanno bloccato per mezz'ora, presso la stazione ferroviaria, il traffico sulla linea Firenze-Pisa), Cantiere navale di Palermo. Le ragioni del crescente malcontento sono state precisate da Larizza al termine di una infuocata riunione di tutte le strutture territoriali e di categoria convocata a tempo di record nella capitale. «Si vuol far passare lo sciopero generale ha osservato - come il gesto di chi lotta per la riconquista delle illusioni, del nulla. Altro che illusioni! Il sindacato le ha quantificate in ben 11 mila 400 miliardi di tagli alle pensioni, di cui 4000 miliardi solo per lo slittamento delle pensioni di anzianità e dell'ultima rata di rivalutazione delle pensioni d'annata». Larizza ha poi manifestato inquietudine per l'ipotesi che il governo possa porre la questione di fiducia in Parlamento per far passare la legge finanziaria: «Ciò significherebbe che in questo Paese da ora in avanti per aver ragione basta solo la forza dei numeri». In guerra sono anche tutti gli altri sindacati, perlp più in rotta con Cgil-Cisl-Uil. La Confederazione dei medici ospedalieri (Cimo) preannuncia scioperi articolati, in modo da non pregiudicare i diritti dei cittadini alla tutela della salute, contro la finanziaria e il ritardo del rinnovo del contratto. L'Associazione degli aiuti e degli assistenti ospedalieri (Anaao) ha dato istruzioni per tre giorni di astensione a difesa del settore. La Cisnal e gli altri sindacati aderenti all'Isa hanno deciso un pacchetto di 6 ore di sospensione del lavoro da gestire sul piano territoriale e di categoria, uno sciopero nazionale di tutte le categorie del pubblico impiego e una manifestazione nazionale il 13 ottobre a Roma. La Faile-Cisal (elettrici) ha proclamato per il 14 ottobre un'astensione di 4 ore contro la manovra finanziaria, di 2 ore contro la privatizzazione e lo smembramento dell'Enel, di 2 ore contro i vertici di Cgil-Cisl-Uil che «scaricano indecorosamente le responsabilità di 40 anni di consociativismo». Gian Carlo Fossi Si allarga la protesta operaia Nella foto un blocco stradale alla periferia di Bologna
Persone citate: Berlusconi, Cimo, Gian Carlo Fossi, Larizza, Lavazza, Luigi Abete, Pietro Larizza, Zegna
Luoghi citati: Bologna, Firenze, Palermo, Pisa, Roma, Termini Imerese
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