la Prima Repubblica della magia nera di Pierluigi Battista

la Prima Repubblica della magia nera Su «Italia Settimanale» le rivelazioni di uno studioso: «Riti a sfondo sessuale per Craxi» la Prima Repubblica della magia nera «Dall'esoterismo di Ugo La Malfa alla numerologia diAndreotti» MAGIA E POTERE AROMA RCANA imperii. Misteri e sortilegi della Prima Repubblica. Magie e diavolerie di un regime che si è sfaldato. Zaffate sulfuree, suggestioni occulte, vertigini esoteriche. La resa dei conti con i fantasmi del passato adesso assume addirittura la curvatura inquietante della caccia alle streghe. Sotto le parvenze placide e paciose dell'embrassons nous consociativo pare infatti che covassero inconfessabili tentazioni sataniche pericolosamente contigue alla stregoneria e alla magia nera, annuncia l'Italia settimanale. Ugo La Malfa nascondeva la sua segreta inclinazione per 1'«occultismo pratico». E addirittura Bettino Craxi, demonio che era, si dedicava «a pratiche magiche, anche a sfondo sessuale». «Anche a sfondo sessuale»: che brivido. C'è da tremare sbigottiti di fronte alle rivelazioni che sul settimanale della nuova destra offre Massimo Introvigne, 39 anni, una vita passata a scovare tracce e diramazioni multiple di movimenti magici e nuove religioni. E' pure consulente del Vaticano, in un'epoca in cui torna ad affiorare l'idea che responsabile di tutti i mali sia il Diavolo, probabilmente. E che dice Introvigne? Dice che dosi massicce di «pensiero magico» hanno circolato indisturbate nei sotterranei psichici della Prima Repubblica. «Gruppi di tipo esoterico» hanno «attirato personalità della musica e della cultura, ad esempio Franco Battiato e Nanni Moretti». Ma esercitarono la loro influenza «anche sul mondo che viene dall'azionismo». Un protagonista del mondo laico, Ugo La Malfa, secondo Introvigne che si dice munito di inoppugnabile documentazione, «ebbe interessi di esoterismo teorico», in collegamento con «gruppi che si muovevano alla periferia della teosofia o che si rifacevano a maestri italiani come Kremmerz». E a proposito di Kremmerz, non sapevate che «se¬ condo documenti interni al Gruppo Kremmerziano di Milano, ad alcune riunioni di questo gruppo avrebbe partecipato lo stesso Craxi»? Riunioni frequentate da gente di spicco del «giro craxiano» e anche da «politici, ambasciatori, diplomatici». Riunioni inquietanti giacché uno dei capisaldi della liturgia «kremmerziana» consisterebbe nell'«uso della sessualità come strumento per accrescere la potenza del mago». Satana, appunto. O giù di lì. Bisogna sapere infatti che i cultori della materia apprezzano in Introvigne le doti di infaticabile classificatore di quel brulicante mondo magico-esoterico che infesta e intorbida in un tripudio di liti, scissioni, scomuniche e anatemi, la variegata e sconclusionata galassia del misticismo moderno. Perfino il Risorgimento di Mazzini e Garibaldi non è stato risparmiato dalle indagini di Introvigne, espertissimo nel riconoscere in atti e proclami dei due Padri della Patria le tracce profonde di un'arcana simbologia massonica. Perché mai alla logica modernamente inquisitoria della caccia alle streghe dovrebbe sottrarsi la Prima Repubblica, fonte inesauribile di rutilanti fantasie dietrologiche, oppure i protagonisti di quel regime che si dice ne abbiano combinate più del diavolo? Eppure, se rappresenta un indice dei tempi il voler attribuire a quella personificazione demoniaca che è diventato Craxi persino la sordida frequentazione di messe nere «a sfondo sessuale», nondimeno riaffiorano frammenti e detriti di un sistema politico evidentemente non immune da turbolenze irrazionali non del tutto placate nell'alveo della religione istituzionale. Affiora, nel ricordo della tragedia di Aldo Moro, la memoria di sedute spiritiche cui partecipò persino Romano Prodi, oggi candidato alla leadership dello schieramento antiberlusconiano. «Esoterico» anche lui? E anche Massimo Cacciari, che tra un trattato di angelologia e un saggio sulla «crisi della Ragione» non nascondeva interesse e attrazione per il potente fascino dei tarocchi? Oppure Bossi, che più volte si è detto interiormente convinto che il «federalismo» fosse tutto contenuto nelle premonizioni di Nostradamus? Schegge irrazionali. Enrico Berlinguer non ne sorrideva affatto quando, lancia in resta contro i profeti della «distruzione della Ragione», si scagliò in un congresso del pei contro le imposture dell'astrologia (mentre De Mita sosteneva che la sua prima lettura mattutina era l'oroscopo di Wizard). E nemmeno Andreotti ci scherzava su quando si dilettava a spiegare con gli strumenti della numerologia la catastrofe di Cernobil. Evocazione dell'irrazionale. Risveglio di pulsioni profonde che tra l'altro hanno indotto Berlusconi a indirizzare i figli nella scuola intitolata a Rudolf Steiner, maestro di teosofia: e la politica diventò magia. Pierluigi Battista Anche Massimo Cacciari attratto dal fascino dei tarocchi Da sinistra: Romano Prodi ex presidente dell'lri, il regista Nanni Moretti e, qui accanto, Ugo La Malfa

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