«Bellezza contro scandalo»

«Bellezza contro scandalo» Giorgio Armani: come la moda supererà gli «incidenti giudiziari» «Bellezza contro scandalo» D A sabato prossimo si riaccendono i riflettori sull'appuntamento stagionale con le sfilate di Milano e si riaccendono in un clima di maggior curiosità per le vicende giudiziarie riguardanti aziende e griffes di livello internazionale che non per i nostri prodotti. Chi legge vuole sapere come io mi accinga a presentare ai compratori e alla stampa di tutto il mondo le collezioni legate al mio nome. Rispondo subito: con l'impegno, la passione e la serenità di sempre, per dimostrare che sono all'altezza di ciò che giornalisti, compratori e clienti si aspettano da Giorgio Armani. Chi legge vuole anche sapere se le vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo la moda italiana possano avere conseguenze sull'immagine del settore e delle singole griffes. Rispondo, confortato dalle numerosissime testimonianze di solidarietà che ho ricevuto da tutto il mondo, che questo, chiamiamolo «incidente di percorso», non può scalfire un'immagine consolidata da due decenni di importanti risultati. Non a caso il motivo ispiratore delle mie collezioni per la primavera/estate '95 è improntato all'ottimismo e ad una rinnovata freschezza. Perché l'ottimismo? Perché una ventata di rinnovata freschezza? Perché credo che fra le molte funzioni della moda, specie nei momenti attraversati da incertezze, inquietudini e travagli di crescita della società, vi sia la funzione vitale di indurre l'umore al positivo. Ci ho provato - e naturalmente spero di riuscirci - accreditando l'immagine di una creatura moder¬ namente attraente; liberata dagli stilemi della donna in carriera; alleggerita dagli incubi di un vestire minimalista che l'ha fisicamente mortificata; alleviata dall'ossessione che per essere all'avanguardia bisogna rifarsi alla retroguardia e guardare alla Bardot Anni 50, alla Twiggy Anni 60 e via dicendo con i «remakes». Dunque, per la signora della prossima primavera/estate il semaforo verde è per le gonne corte venti centimetri sopra il ginocchio, sulle forme sottolineate senza essere esibite, sulle scollature che danno risalto al seno. E a questa signora gioiosamente conscia della sua femminilità e del suo corpo, ho dedicato tessuti lievi, colori soffici, abiti garbatamente sexy, giacche che hanno perso per strada il concetto del rifugio e della corazza, shorts che si intravedono sotto le gonne. Con l'augurio che questa nuova signora dal sex-appeal Anni 90 accetti da me il regalo di tanto glamour e tanta dolcezza. Giorgio Armani

Persone citate: Bardot, Giorgio Armani

Luoghi citati: Milano