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Il libro-difesa di Croxi PADRE E FIGLIE IN SICILIA LA VIOLENZA DELLO STUPRO INVENTATO ATTENZIONE, ecco una notizia molto delicata: un padre viene accusato dalle tre figlie di essere il loro stupratore, è arrestato, va in galera dove perde 40 chili in cinque mesi di disperazione e infine viene liberato e prosciolto perché non era vero niente. L'avvocato difensore è riuscito infatti non soltanto a convincere le tre ragazze a dire la verità, ma ha suffragato la loro ritrattazione con perizie mediche che certificano lo stato di verginità di due di loro e anche la «facile suggestionabilità e immaturità» di tutte e tre. Quest'ultimo certificato, frutto di valutazioni psicologiche, non ha un grande valore, ma il primo ne ha di sicuro come ne ha la confessione in sé. Che dire? Giustizia è fatta? Non è così semplice. Vediamo. Il teatro di questa vicenda è il paese siciliano Isola delle Femmine e la sicilianità sottolinea il movente: Patrizia, Maria Grazia e Rossana Di Maggio hanno ammesso di aver spedito in galera il padre Sebastiano non perché le insidiasse, ma perché si comportava da padre terribile: vietato uscire, vietato progettare di vivere da sole, vietato avere amici maschi, vietato tutto. Le signorine Di Maggio hanno rispettivamente 19, 18 e 17 anni. Il loro genitore 44 ed è un marittimo già pensionato. Per l'esattezza gli aggettivi usati dalle figlie per descriverlo erano stati: «Possessivo, invadente e severo». Probabilmente tutti calzanti come guanti. Il fatto potrebbe dunque essere consegnato tal quale come soggetto per un film-commedia all'italiana rinnovando i fasti del Bell'Antonio di Brancati, o meglio il suo Don Giovanni in Sicilia con un pizzico di Pirandello sull'incertezza della verità. Però sappiamo bene che non è vero. Il fatto non è tutto qui. Al di là della vicenda, di cui in cronaca si possono leggere gli altri dettagli, c'è il sicuro soprassalto, se non la delusione forse la rabbia di molte donne che la leggono. Diranno: questa brutta storia rischia di azzerare anni di denuncia e di Paolo (Suzzanti I CONTINUA A PAG. 8 SETTIMA COLONNA