Un uomo di Robin «Sì olio Stalo palestinese»

Un uomo di Robin: «Sì olio Stalo palestinese» ISRAELE Ma il premier allarga un insediamento di coloni GERUSALEMME. Si delinea in Israele - e già provoca una tempesta politica - un'ipotesi laborista di compromesso con l'Olp sul futuro dei territori occupati: la creazione di uno Stato palestinese - finora tabù anche per chi è favorevole alla pace con Arafat - ma con correzioni di confine rispetto all'attuale Cisgiordania a favore di Israele, a salvaguardia di diversi insediamenti di coloni ebraici. E' stato il deputato laborista Haggai Merom ad avanzare questa proposta al suo partito. La sua non è una voce qualsiasi: Merom è una figura di primo piano, visto l'incarico, affidatigli dallo stesso Yitzhak Rabin premier dal '92 - di preparare una riforma strutturale del partito laborista. Merom chiede che, tenuto conto della svolta impressa al Medio Oriente dagli accordi Israele-Olp, sottoscritti un anno fa a Washington, i laboristi Un uomo di Robin: «Sì olio Stalo palestinese» accettino la creazione di uno Stato palestinese in Cisgiordania e a Gaza. Un congresso straordinario del partito dovrà - secondo Merom - approvare la nuova piattaforma, che prevede la pace con la Siria restituendole il Golan. La proposta di Merom ha subito suscitato aspri commenti, e non solo nell'opposizione. Il ministro del commercio Misha Harish, laborista, ha detto che «le tesi di Meron rischiano di provocare una scissione nel partito». Forse in previsione delle polemiche suscitate a destra dalle «avances» di Merom, l'altro giorno fonti ufficiali avevano confermato che Rabin ha accettato di raddoppiare il numero delle case ad Alfei Menashe, un insediamento situato appena entro i confini cisgiordani, ma a soli 30 km a Est di Tel Aviv. E' la prima volta da quando è premier che Rabin autorizza un ampliamento del genere. [Ansa]

Persone citate: Arafat, Golan, Meron, Misha Harish, Rabin, Yitzhak Rabin