La vecchia dc dà l'addio allo «squalo» dei bei tempi

La vecchia de dà l'addio allo «squalo» dei bei tempi Anche Andreotti ai funerali di Vittorio Sbardella La vecchia de dà l'addio allo «squalo» dei bei tempi ROMA. Una chiesa colma di gente, una lunga sfilata di volti più o meno noti per l'ultimo saluto a Vittorio Sbardella. C'è anche Giulio Andreotti. Si è seduto in uno degli ultimi banchi, vicino all'ex sindaco di Roma, Pietro Giubilo, ha pregato per l'amico scomparso, evitando le domande dei giornalisti, e al termine della funzione religiosa si è messo in fila come uno dei tanti romani che nel pomeriggio afoso hanno gremito Santa Maria del Popolo. A fatica, Andreotti ha raggiunto il primo banco, dove la signora Nuccia e i figli Pietro e Maria Antonietta, baciano e abbracciano centinaia di persone. E' una cerimonia sobria l'addio a Sbardella, lo «squalo» secondo una fortunata definizione giornalistica che lui stesso, con i suoi modi guasconi, non aveva disdegnato. Confusi tra la gente, oltre ad Andreotti e Giubilo, ci sono molti amici di partito, dell'ex potente partito democristiano: c'è Guido Bodrato, l'esponente della sinistra col quale Sbardclla ha sempre avuto un buon rapporto nonostante le polemiche interne, Emilio Colombo, I l'ex vicesegretario Silvio Lega e Franco Marini, oggi dirigente del ppi. Ci sono anche Roberto Formigoni e Nicola Sanese, seduti due banchi avanti ad Andreotti, i due ciellini che con Sbardella, ormai in rotta con Andreotti, lanciarono l'ultima corrente democristiana, detta AlPoCa: Alleanza Popolare per il Cambiamento. E c'è, naturalmente, la de romana: l'ex presidente della giunta regionale. Gigli, il neo presidente del Consiglio comunale di Roma, Gasbarra, Potito Salatto, il signor nessuno delle elezioni dell'89, Enrico Garaci, oggi presidente del Cnr, Alessandro Forlani e il deputato Antonio Mazzocchi che ha seguito in Alleanza nazionale Publio Fiori, il rivale di Sbardella nella corrente andreottiana della capitale. In chiesa ci sono anche i socialisti Dell'Unto e Santarelli e i due ex direttori del «suo» Sabato: Paolo Liguori e Alessandro Banfi. Il sindaco di Roma, Rutelli, è a Bruxelles: ha mandato un telegramma. Se fosse stato in sede sarebbe venuto anche lui per l'ultimo saluto allo «squalo», avversario politico sì, ma meritevole di rispetto per la sua lealtà. [Agi] Giulio Andreotti ai funerali di Vittorio Sbardella

Luoghi citati: Bruxelles, Roma