«Contrada mi voleva uccidere»

«Contrada mi voleva uccidere» Drammatica testimonianza dell'ufficiale braccio destro dei giudici antimafia «Contrada mi voleva uccidere» Falcone lo confidò a Borsellino dopo un attentato PALERMO. C'era la mano di Bruno Contrada dietro l'attentato fallito dell'Addaura contro il giudice Falcone? Ancora un duro colpo per l'ex funzionario del Sisde sotto processo per associazione mafiosa. Durante l'udienza di ieri, i giudici hanno ascoltanto la testimonianza del tenente dei carabinieri Carmelo Canale, per anni custode e confidente di Paolo Borsellino, che ha riferito un colloquio tra questo e Falcone durante il quale il magistrato ucciso nella strage di Capaci rivelava al collega e amico i suoi sospetti su Contrada. L'imputato si è difeso replicando: «Se davvero Borsellino avesse creduto una cosa del genere, mi avrebbe tolto il saluto». E mentre l'accusa mette a segno un altro punto a suo favore, la moglie dell'ex funzionario, Adriana Contrada, non esita a parlare di «complotto» nei confronti del marito. A. Meli e L. Ubaldeschi A PAG. 11

Persone citate: Adriana Contrada, Bruno Contrada, Carmelo Canale, Paolo Borsellino, Ubaldeschi

Luoghi citati: Contrada, Palermo