IMMIGRATI CON TESSERA MAGNETICA di Lorenzo Mondo

IMMIGRATI CON TESSERA MAGNETICA UNA PROPOSTA SCANDALOSA' IMMIGRATI CON TESSERA MAGNETICA Ecosì il ministro della Famiglia e Solidarietà sociale, Antonio Guidi, ha proposto che agli immigrati venga fornito alla frontiera un tesserino magnetico, dovrebbe consentire la loro identificazione e segnalare i loro spostamenti sul territorio nazionale: con l'aiuto di sistemi ottici di rilevamento. Detta così, l'idea di schedare persone in evidenti condizioni di inferiorità manda un cattivo odore, di sospetto e di intolleranza, qualcuno direbbe senz'altro di razzismo. Sono prevedibili le proteste di parti politiche, enti morali e gruppi «democratici». Anzi, a fare da battistrada si è fatta viva fin da ieri l'associazione di «volontariato senzaconfine», che è montata a cavallo denunciando «misure repressive indegne di una nazione civile». Ahi, che anche queste parole mandano un cattivo odore di vecchio e stantio, e ci inducono a lasciar perdere il supposto odore delle parole, a individuarne il senso e a ragionarci su. Il ministro Guidi, che magari è un poco esibizionista ma ha l'aria di un galantuomo, spiega, ad esempio, che il provvedimento dovrebbe lar parte di una legge quadro sull'emigrazione che preveda «flussi controllati» e che «bilanci diritti e doveri». Fin qui, mi pare, il discorso è in termini generali accettabile, in linea con i comportamenti delle «nazioni civili», almeno quelle che siamo soliti praticare: Francia e Germania, Inghilterra e Stati Uniti. O hanno, quei volontari dell'enfasi e della protesta, esempi migliori? Certo, si tratterà di vedere nel dettaglio il testo legislativo, di fargli tutte le pulci in Parlamento e fuori, ma sembra prematuro e ingiusto un processo alle intenzioni. Se la legge Martelli non funziona, bisognerà pure proporre e fare qualcosa. A un secondo pensiero, invece, appare fin d'ora ec- Lorenzo Mondo CONTINUA A PAG. 4 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Antonio Guidi

Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti