La Stampa - Consultazione Archivio

«Basta soldi per la droga» Uccide il figlio a coltellate Lodi, la tragedia in casa dopo l'ennesimo litigio «Basta soldi per la droga» Uccide il figlio a coltellate MILANO. Un venditore ambulante di 55 anni, Francesco Russolo, ha ucciso l'altra sera con due coltellate il figlio Mauro, 31 anni, disoccupato e tossicodipendente, al termine di una violenta lite. L'omicidio è avvenuto in casa della famiglia Russolo, una cascina di Castirago, nel Lodigiano. Secondo i carabinieri, quello dell'altra sera è stato l'ultimo di una serie di litigi, praticamente quotidiani, tra padre e figlio. Quest'ultimo, tossicodipendente e conosciuto dai carabinieri perché sospettato di reati comuni per procurarsi i soldi per la droga, era infatti invitato ogni giorno dai genitori che lo mantenevano «a trovarsi un lavoro e una sistemazione». Domenica sera dopo cena, mentre la moglie e madre dei due protagonisti (titolare della licenza dell'attività commerciale di famiglia per la vendita nei mercati della zona di musicassette e dischi) era in cucina, tra padre e figlio è cominciata la solita discussione. Francesco Russolo ha invitato per l'ennesima volta il figlio Mauro a cercarsi un lavoro, una casa, a rendersi indipendente dalla famiglia, a smetterla con gli stupefacenti e con le cattive compagnie. «Guarda tuo fratello che si è sposato e ha una posizione rispettabile», avrebbe detto al figlio. La solita predica, il solito litigio tra i due, ma questa volta con un esito drammatico. Mauro si sarebbe ribellato violentemente e a un certo punto Francesco Russolo ha afferrato il coltello per il pane e ha colpito il figlio con due fendenti. Mauro è caduto, secondo il medico ucciso sul colpo col cuore spaccato. L'allarme l'ha dato lo stesso Francesco Russolo, telefonando ai carabinieri e al 118 per chiedere un'ambulanza: «Correte - ha detto - ho ferito mio figlio». Interrogato, Francesco Russolo ha ripetuto: «Non volevo ucciderlo, è stato un raptus». [Ansa]