Dai satelliti alla gazosa I russi umiliati e offesi

Dai satelliti alla gazosa I russi umiliati e offesi Dai satelliti alla gazosa I russi umiliati e offesi RICONVERSIONE CON CHOC ■J MOSCA I GOR Postnikov era molto I preoccupato quando Mosca diede il nulla-osta al dipartimento della Difesa Usa affinché selezionasse un partner americano per una joint-venture con la sua «Npo Mashinostroyenia» - una delle industrie militari russe più avanzate. I suoi timori si rivelarono fondati. Da una lista di 17 società, comprese alcune ad altissima tecnologia, Washington scelse un progetto da 5.1 milioni di dollari, presentato da un una ditta sorprendentemente modesta: la «Doublé Cola Co.», produttrice di soft drinks. «Non avevamo altra scelta -dice, amareggiato, Postnikov, a capo del prestigioso settore satelliti della "Npo" -. Adesso ci ridono tutti dietro. Provate un po' a pensarci: una delle industrie militari russe più famose che si mette a produrre la cola». Questo è soltanto un paradosso di uno dei più sofisticati piani americani di assistenza alla Russia. Grazie alla cosiddetta legge Nunn-Lugar, che punta a ridurre i pericoli di guerra, gli Usa hanno stanziato 20 milioni di dollari per le società americane che propongono accordi di tipo civile con industrie russe «che producono armi tecnologicamente avanzate». L'obiettivo - ha spiegato il senatore Richard Lugar «è di privare degli artigli l'orso russo». Quanto al contratto stipulato dalla «Doublé Cola Co.», il suo primo difetto è di non aver soddisfatto un'esigenza fondamentale: garantire il posto di lavoro al maggior numero possibile di russi impiegati nelle industrie militari in modo da tenerli lontano da offerte pericolose, come quelle - per esempio - che provengono del regime nordcoreano. La catena di imbottigliamento della cola, infatti, potrà occupare appena 50 dei 6 mila dipendenti della «Npo». Quello della «Doublé Cola Co.», comunque, è solo il primo dei contratti previsti dal dipartimento della Difesa. Altri sono in via di stipulazione. Quasi 4 milioni di dollari sono stati ottenuti dalla «International American Products of Columbia», della South Carolina, per la produzione di poltrone per studi dentistici in collaborazione con una società aerospaziale di San Pietroburgo. Contemporaneamente, 5.7 milioni di dollari sono andati alla «Hearing Aids International» di Sommersworth, New Hampshire, per la realizzazione di apparecchiature acustiche in jointventure con un'industria elettronica moscovita. Tuttavia, l'unico contratto che i russi hanno accolto con favore è stato quello siglato da una società della «Rockwell International Co.» con la Gosniias - un'industria nei pressi di Mosca - per lo sviluppo di un network satellitare per il controllo aereo. «Se a noi avessero offerto un progetto per l'imbottigliamento della cola - ha dichiarato il direttore Valeri Stefanov -, noi avremmo sicuramente detto di no». Da parte sua, il presidente della «Doublé Cola Co.» Ed Shanks si dice consapevole delle reazioni dei russi e ammette che la sua joint-venture non ha suscitato grandi entusiasmi a Mosca. «Sappiamo bene che fare soft drinks è estraneo a ciò che la "Npo" ha fatto fino a ieri». In effetti, oltre ai prestigiosi satelliti «Almaz», le glorie passate delle «Npo» comprendono la progettazione e la realizzazione dei missili intercontinentali russi e di quelli a medio raggio. E' quindi comprensibile l'ansia con cui i manager dello stabilimento attendono i loro nuovi partner di Chattanooga, Tennessee. La «Npo Mashinostroyenia» a 40 minuti d'auto dal centro di Mosca - ha già conosciuto momenti difficili. Dal punto di vista tecnologico sarebbe in grado di produrre utili, ma è creditrice di grandi somme da parte di altre imprese pubbliche in bancarotta. Per continuare a pagare i conti, l'anno scorso la società ha venduto una capsula di rientro e altri congengi spaziali storici all'asta di Sotheby's sulle imprese astronautiche russe. Il direttore della fabbrica, Gerbert Efremenov, un ex disegnatore di 61 anni, si sforza di apparire contento della nuova par- tnership, benché in suoi collaboratori ammettano privatamente che la cosa lo ha choccato. Ovviamente, dati i problemi economici russi, nessun dirigente respingerebbe un regalo di 5 milioni di dollari. «I giornalisti russi scrivono che "la riconversione produce solo bollicine"» dice Efremov riferendosi alle critiche all'accordo comparse sulla stampa locale. Il direttore si aspetta di ricevere qualcosa di più dagli Stati Uniti in una prossima tornata di collaborazioni, ad esempio una commessa per un progetto tecnologicamente più avanzato. «Questo è un buon punto di partenza. Ma spero che la cosa non finisca qui». I suoi colleghi sono più aperta¬ mente critici. «Anziché a un progetto interessante, degno, ci fanno lavorare a qualcosa di stupido» lamenta Pavel Shirokov, capo dell'«Almaz», il dipartimento scientifico-tecnologico. Vestito sul posto di lavoro in jeans, maglietta sportiva e scarpe Reebok, mostra con orgoglio le competenze tecnologiche della sua impresa: un catalogo di fotografie riprese da satellite da circa 320 chilometri da terra. Indica immagini di singole onde al largo del Sud Africa e dune di sabbia alla foce dell'Elba. Poi batte il dito su una foto di Seattle: «Questo sarebbe un posto più indicato per un'impianto Doublé Cola» osserva sarcasticamente. Come altri dirigenti ad alto livello, Shirokov vede i segni di una cospirazione. «Penso che gli americani stiano cercando di bloccare il progresso tecnologico della Russia - dice -. Credo che i politici americani ci temano. Noi siamo passati attraverso la perestrojka, ma loro non sono cambiati». Se Shirokov rivela apertamente al giornalista la sua amarezza, il vicedirettore della fabbrica, Vyacheslav Martynov, si mostra in imbarazzo. La sua testa calva si fa rossa come una barbabietola; infine interrompe il collega: «Stammi a sentire - dice -. Tu chiederai l'elemosina alla Doublé Cola». Adi Ignatius Copyright «Wall Street Journal» e per l'Italia «Adn-Kronos» Rabbia in un'impresa ad alta tecnologia «La joint-venture con gli Usa produce soltanto bollicine» Per molte industrie militari russe la riconversione al civile è un incubo

Persone citate: Efremov, Lugar, Nunn, Pavel Shirokov, Richard Lugar, Shanks, Valeri Stefanov, Vyacheslav Martynov