I'industria va con il vento in poppa

A luglio la produzione è cresciuta del 3,8%. E l'Iseo prevede ritmi anche più sostenuti A luglio la produzione è cresciuta del 3,8%. E l'Iseo prevede ritmi anche più sostenuti I/industria va con il vento in poppa Auto e computer tirano la volata ROMA. L'industria corre ormai con il vento in poppa. Specialmente i comparti delle macchine per ufficio e degli autoveicoli, che hanno registrato consistenti incrementi. La conferma viene dalle ultime statistiche dell'Istat relative a luglio (la produzione è aumentata del 3,8 per cento) e ai dati ancora più freschi diffusi ieri dall'ufficio studi della Confindustria su settembre, che indicano un balzo del 5,3. «La tendenza alla crescita sembra destinata a rafforzarsi nei mesi autunnali - conclude la nota congiunturale dell'Iseo - a condizione che efficaci misure di aggiustamento fiscale riportino la fiducia nei mercati finanziari e rendano possibile una discesa dei tassi di interesse». In attesa, dunque, della Finanziaria e dei provvedimenti governativi, l'economia reale procede a ritmo sostenuto. Nel periodo gennaio-luglio, sempre secondo l'Istat, l'attività produttiva è infatti cresciuta globalmente del 2,9 per cento rispetto ai primi mesi del '93. E si è quindi accelerato quel miglioramento che aveva cominciato a manifestarsi proprio dal dicembre dell'anno scorso. Insomma anche l'Italia, come gli altri Paesi europei, ha lasciato alle spalle la recessione, trainata dalla vigorosa spinta delle esportazioni, ancora facilitate dal cambio della lira, e dall'eccezionale dinamismo delle piccole e medie imprese che sono il fulcro dell'azione di rilancio. Resta invece ancora piuttosto limitato, rileva il rapporto dell'Iseo, l'apporto alla ripresa della domanda interna, perché i consumi privati risultano tuttora frenati dalla stagnazione del potere d'acquisto delle famiglie. Ma anche qui si registrano lenti segnali di recupero al ritmo dello 0,4 nella prima parte di quest'anno. Nel dettaglio, il rilancio prò duttivo del mese di luglio ha be neficiato con cifre da primato due settori in particolare: mac chine per ufficio ed elaborazio ne dati ( + 36,4 per cento) e auto veicoli (+36,2), seguiti a gran di stanza da strumenti di precisione, calzature, energia elettrica e gas, editoria e stampa. Naturalmente anche nell'arco dei primi sette mesi dell'anno sono ancora questi due settori, macchine per ufficio e autoveicoli, ad aver realizzato le migliori performances di incremento, rispettivamente con il 14 e il 10,7 per cento. Il positivo trend della produzione industriale è confermato anche dagli analisti della Confindustria in un'indagine su settembre. L'incremento registrato è del 5,3 per cento, nettamente superiore a luglio, e la media di miglioramento relativo ai primi nove mesi dell'anno si è attestata al 3,5. Ma si produce di più perché si vende di più: la domanda interna ha segnato infatti una crescita dell'8,2 per cento e quella diretta ai mercati esteri (sui quali si riversa quasi la metà della produzione globale) è salita al 12,1. Nel palazzone della Confindutria all'Eur, in attesa di conoscere nei dettagli la manovra finanziaria del governo, si sconta comunque un'ulteriore accelerazione del ritmo di rilancio produttivo industriale. Una nota dell'ufficio-studi guidato dal prof. Stefano Micossi prevede infatti che «considerando il permanere della ripresa nei prossimi mesi, il '94 dovrebbe chiudersi con una crescita produttiva intorno al 4 per cento». Questa analisi è in linea con il rapporto dell'Iseo sul «robusto recupero» della produzione industriale, che non è ancora tale, però, da «interrompere il declino dell'occupazione». Il rilancio industriale è comunque servito, nella prima metà di quest'anno, a bloccare sostanzialmente la perdita di posti di lavoro e si è registrata una crescita significativa delle ore lavorate per dipendente e una parallela riduzione del ricorso alla cassa integrazione. Resta perciò il punto debole dell'occupazione, dove non si scorge ancora «una chiara inversione di tendenza». Aspettiamo, perciò, la manovra governativa e le attese misure di risanamento degli squilibri della finanza pubblica, con un occhio attento anche sul fronte dell'inflazione, [p. pat.] ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO TESSILI, CUOI E ABBIGLIAMENTO +18,5 PETROLIFERE +8,1 CHIMICHE +6,9 MINERALIE PRODOTTI NON METALLIC! +3,7 METALLI +16,7 ' 1 CHI CÓRRE, CHI GALOPPA MACCHINE ELETTRICHE E NON MEZZI DI TRASPORTO ALTRE MANIFATTURIERE TOTALE ANDAMENTO DELL'INDICE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE NELL'ULTIMO ANNO MESI INDICE VARIAZIONE GENNAIO 90,1 +0,9 j FEBBRAIO 99,0 +0,4 1 MARZO 112,1 +0,7 J! APRILE 97,5 -1,0 / MAGGIO 110,1 +7,5 / GIUGNO 111,3 +5,3 I , LUGLIO 107,9 +3,8 EI AA

Persone citate: Stefano Micossi, Tabacco Tessili

Luoghi citati: Italia, Roma