Due dita per un grilletto
LA STANZA DEI BOTTONI Due dita per un grilletto Onu e Alleanza, i giorni della polemica v'<: LA STANZA DEI BOTTONI LM ZAGABRIA ™ improvviso raid della Nato contro le forze serbe in Bosnia giunge al termine di una forte polemica scoppiata tra la Nato e l'Unprofor. Anche se il comandante delle forze alleate a Napoli Smith e il comandante dei Caschi blu De Lapresle si sono sforzati ieri di presentare l'azione dei caccia alleati come il risultato di una perfetta coordinazione tra Nato e Onu, i vertici delle due organizzazioni si sono scontrati sulla missione in Bosnia. Mentre la Nato vorrebbe usare il suo mandato per intervenire ad ogni violazione delle zone di esclusione, o per proteggere i Caschi blu, l'Onu preferisce mantenere una posizione di «neutralità». Ma questa politica di equilibrismo si scontra con la realtà sul terreno. A Sarajevo in particolare, dove le forze serbo-bosniache che assediano la città si prendono apertamente gioco delle ripetute minacce di bombardamenti della Nato perché sanno che i Ca- schi blu faranno il possibile per evitare l'intervento dei caccia alleati. Ed è per questo che i serbi hanno ripreso a bombardare la città e hanno tagliato i rifornimenti. Tutto questo sotto gli occhi dell'Unprofor che si limita a mandare proteste al leader serbo-bosniaco Karadzic. L'esempio più clamoroso delle violazioni serbe riguarda la «nofly zone». Gli osservatori internazionali hanno registrato negli ultimi tempi almeno un centinaio di voli di elicotteri serbi che viaggiano impunemente nel cielo bosniaco. Ma i Caschi blu hanno tutto questo tempo cercato di minimizzare. Proprio per questo il segretario della Nato Sergio Ba- lanzino avrebbe mandato nei giorni scorsi una lettera a Boutros Ghali, segretario generale dell'Onu, in cui lo invita a reagire con più fermezza alle violazioni della tregua in Bosnia. «Nato e Onu devono mantenere in Bosnia la propria credibilità», ha detto Balanzino. Subito dopo il generale Smith è arrivato di persona a Zagabria, e poi a Sarajevo, per parlare con il comandante in capo dei Caschi blu De Lapresle e con Rose, che comanda le forze di pace in Bosnia. E ieri Smith ha dichiarato che il raid della Nato si è svolto secondo il piano che lui e i comandanti dell'Unprofor hanno stabilito durante il loro incontro, quasi a voler dire che l'azione è stata preparata per rimediare a un conflitto interno. Di certo è che con l'avvicinarsi del 15 ottobre, data in cui gli Usa hanno annunciato la revoca dell'embargo sulle armi ai musulmani, la tensione tra Washington da una parte e gli alleati europei si fa sempre più forte. li. b.J Il comandante dell'Unprofor (il corpo dei Caschi blu nella ex Jugoslavia) gen. Rose
Persone citate: Balanzino, Boutros Ghali, Karadzic, Sergio Ba
Luoghi citati: Bosnia, Jugoslavia, Napoli, Sarajevo, Usa, Washington, Zagabria
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